Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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Qualche sospettosi peste si ha di quella gente, mentre »i oitob,, s icino a Lecco, et nel progresso del cammino insieme n' è morto qualche numero con segni cattivi (1). Questo Magistrato sopra la sanità si è fatto udire dal signor Governatore ricordando, che bene fosse fermar il passo a quei soldati almeno che calassero in avvenire por via dei signori Svizzeri e dei Grisoni, giacché impedirlo non si era potuto per volontà di Sua Eccellenza agli altri hormai giunti nel Mantovano. Ila risposto ella, che il servitio del re comporta che non si facciano altre diligenze per bora, et che resti per ciò libero il cammino a chi viene di Germania in tutti i luoghi GÌ Alemanni non sono più di quattordici in quindicimila, et quei a cavallo tre-mille, eccettuale le donne, li fanciulli et altri inutili, et forse assai meno al presente, mentre ogni giorno si sa, che ne fuggono molli, et che altri ne muoiono da febbre, et indispositio-ni contratte in viaggio : gente atta veramente a combattere in campagna molto bravamente, quando sia riposata, ma poco buona, per quello odo discorrere, da intendersi per assediar piazze.
VII. S'intende, che a Monte Briaaza sia stata scoperta 311d6"gbrB medesimamente infetione in qualche caso. In Cassano, poco longì da Yaprio, et m Treviglio è pur moria della genie, et si sono serrale delle case. Siccome qui in Milano noli' hospital grande, clic non tiene se non ammalati, vi è sospetto del medesimo male per certi bognoni (2), co' quali sono morte quat-
Ji cl:i governava. Ciò ad attenuare lo scalpore che lian mostrato più storici, e gravissimi, sugli eccessi di cui si rese colpevole questo esercito.
(.1) I Tedeschi venivano da Lindo, scala generale delle merci che passavano in Italia dall' Alemagna, « dove (come dice il Tadini, citato dal Cantù nei suoi llarjionamenti sulla Storia Lombarda del secolo XVII) per il più dell' anno sono molte città e luoghi infetti di morbo contagioso. » Osservo però, che noi già riportalo dispaccio J ." agosto (e perciò due mesi innanzi al passaggio degli Alemanni) il Residente scriveva, che in Milano erau morte, nel giugno e luglio antecedenti, nientemeno che quattordicimila persone !!! o cho le malattie continuavano
(;£) Bubboni
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