Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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lo spalio di mezzo giorno, Il Scnator Monli Presidente alla Sanità, ha pure la pesle fuori, e slà mollo male. Qualche con-solalione reca solamente l'osservarsi, che da pochi di in qua molli di quei che sono medicali, cosi dentro li Lazzaretti come fuori, guariscono con un poco dì tempo Quel barbiero, et doi altri scellerati pari suoi, lian lilialmente bavuto l'ultimo supplicio, morendo In ruota abhrugiatì. Al primo si spianta anco la casa, con drizzarsi sopra quel terreno una colonna di perpetua infamia (I) Altri che dovean pure morire, si sono ritrovati in prigione attossicali. II delitto consta chiaramente, et in fragranti se ne ritrovano di nuovi di giorno in giorno, che non desistono dall'ungere. Degli autori principali, dicono, che non si può venir ancora in certa nolitia. Questo è di sicuro, che forastiero alcuuo non si ritrova fin hora nelle forze della Giustilia dichiaralo reo, e che Milanesi e paesani soli attendevano a simile pratica. Sono morti il mio staflìero con la sorella al Lazzaretto, et in casa una donna. Ammalali, con peste, ho pure doi altri della famiglia, onde le afflitioni sempre mi si augumentano; e laudo Dio benedetto dì lutto.
XVI. Bisognoso ogni di più mi ritrovo veramente di effel- io agosto tivo e pronto soccorso, stante gli accidenti altre volte rappresentali di penuria inenarrabile di tutte le cose in questa eiltà, a cui pure si aggiunge di nuovo il mancamento del pane, mentre quei che lo fabbricavano, o sono morti, o sono tuggi-ti tutti per non morire con quel isconccrto et sollevalìone, dei poveri principalmente, che può pensare la prudenza, delle Eccellenze Vostro. Si puhlicò grida hierì sera, che, pena la vita et la confiscatone de'beni, debbano ritornare alla città li pristinari; ma sicuramente ubbidiranno pochi, et chi non perirà dal male contagioso converrà che muoia dalla fame, se Dio non darà il comodo ad alcuni di ripararsene col provvedersi del bisogno fuori della c>llà, del modo che conviene lar-
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