Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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uccide nello slesso breve spalio che fanno le polveri, et le tm-tioui.
tre iB T cose della pesle vanno qui sempre più miglioran-
do, et a neltare le strade, et a purgare le case si attende con applicatane per liberarne alTatto la città piacendo a Dio (1). s ottobre spera che preslo si possa restai* liberi da si grave tor-
mento, dopo cento e più mille persone morte per simil niaie scy bre A venticinque in trenta solamente al giorno si riduce a-desso il numero de'morti in questa città, et la maggior parie dì questi anco senza peste, non ostante che si oda tuttavia qualche accidente causato dagli unii, sendosi inoltre scoperto, che per via de'fornai viene procurato di spandersi il veneno alla poca gente, che resta viva quà dentro, et a'paesani che con occasione di portar vettovaglie a' cittadini sogliono comprare pane dì giorno in giorno, s novem- Cresce qui, grafia a Dio, sempre più il miglioramento della [leste, vuoto per ciò rimane uno dei Lazzaretti eslraor-dinarii, et nell'ordinario milleducento persone sole vi possono essere incirca, tra malati, et guariti che fanno la contumacia. <• r em- Non cessa qui ancora la pestilenza, come si sperava per li buoni ordini datisi in questo proposito, di nettare e purgare le case tulle, attesa la disubbidienza in ogni genere di persone. Altra quarantena, più rigorosa, vuole però il Tribunale della Sanità s'incominci fra pochi giorni, con risolulione di farla osservare a tutte le maniere, et di castigare irreinissibil-menle chi recederà dalle commissioni, et veramente ce ne saria bisogno.
so novem. Jl numero dei morti et desi'infetti è cresciuto qualchebre 1G30. n 1
cosa li passali giorni, et se ne attribuisce la causa a gente venula di fuori, la quale habbia dentro del male. Si è fatta perciò grida che prohibisco, l'ingresso prima a lui le le donne e
(I ) QuiinUiin,ue il Unsiclenie porgess» questa lieta noli/,in, pure 11011 lasciava di partecipare Irilto tratto, altri casi ili union'; io poi li «niello per non apportar soverchia noia al lettore.
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