Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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mozzare, el lirar delle archibugiate ; il the sentilo dal capitanio dei Cappelletti, ehe era alle dette cascine, montò a cavallo eoi resto della compagnia, et s' avanzò, et trovò, clic li suoi combattevano con li suddetti, et altri Polacchi che si unirono al numero di trentaeinque circa. Cosi tutti li attaccassimo, ove restò morto uno dei nostri soldati, et tre feriti, coti la morte di doi cavalli; et delli Polacchi pure ne restorno morti tre, et alcuni si sono fatti prigionieri con h cavalli, et altre robe. Richiesto quanti erano li prigioni, rispose, non so, perchè son partito subito dopo il fatto a venirne a dar conto, ma che domani saprà il tutto giustamente, et lo parteciperà a Sua Eccellenza Interrogato, in che loco sia seguito questo ; rispose sopra II nostro territorio, et li Polacchi hanno toltola fuga, et noi siamo restati senza seguitarliBene spesso le piccole faville accendono gran fuochi, e Àjels1(j"Jp,1*' per ciò dovrà essere gradilo il mio zelo, et ardore nel'a dib.• genza che uso, fosse soverchia, per divertirne il pericolo. Hieri sera è venulo a me un tal Paolo Orsino, cosi bora chiamato, fallo Auditor delle armi Cesaree di Sua Maestà in Italia ( altra volta frate di sant'Agostino, nato di padre Zorzi, et di madre Localeila, veneliani ) che ho io veduto in terra ferma più volte in casa di diversi pubblici Rappresentanti. Questo mi ha portato una nota solloscrilta, et sigillala dal Forcassi, che sarà qui allegala, delle robe, e dinari che asserisce essergli slati levali. Clic se ho da dir humilmenle il sentimento mio, ini figura appunto una delle ordinarie vanie (sic) turche-sclie, non essendo così credibile, clic costui havesse a Fontanella, Ira robe e danaro in mano di servitori per dodicimila ducaloni di Milano, che vuol dire diciollomila ducali di Yene-lia : l'ho ricevuta per levar lulli i pretesti, et per maggior in-formalione dì quanlo pJtssa ispcdisco le presenti a Vostra Serenità per la via di Crema aperte a quell'Illustrissimo signor Provveditore, el dò parte di lutto l'accadutomi fin quft all'Illustrissimo signor Capitanio di Bergamo per quello, che pa-Voi. IV ti
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