Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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s seit.m. Al primo dei corrente seguì la mossa della Maestà della 1 ' ' imperatrice dal Finale, e viene avauzando, a piccole giornale, cammino con perfetta salute, e con felicissimo viaggio. Questa sera alioggierà in Pavia, vi si Irattenirà dimani, e poi data venerdì un'occhiata alla famosa mole della Certosa (I), sarà sabbato sera, undici del corrente, senza fallo in questa città Entrerà incognita, nò passerà per la strada sontuosa, ove stanno già preparati gli archi e ì trionfi; ma si riserbarà a farlo il giorno dell'ingresso pubblico e solenne, che seguirà, forse, a'quindici, sebbene li più pratici vogliano che tirerà sino ai venti ner qualche apparalo che ancora resta a perfelionarsi intieramente. La signora Donna Mancia, Gavernatrice, che doveva col seguito superbo di molte dame trovarsi a servire Sua Maestà in Pavia, ha convenuto patienlare, c fermarsi in causa di cerio poco male sopravvenutole; quelli però che pretendono di scrutare i cuori, e penetrare le più interne inlentioni sostentano, che il male sia prcleslo per iseansarc le competenze che fra la suddetta signora donna Mancia, c la moglie del duca di Abuleherche havessero per avventura potuto insorgere, stante la mala intelligculia, che non ostante li pubblici abbracciamenti al Finale, si sà di cerio continuare pur anco amaramente negli animi dei mariti. ir> sciiom- Dal mercordi sino ai venerdì sera si trattenne in Milano "e ' il signor Governatore'; il sabbato mattina poi, col seguilo di
(1) Va Ira i i)iù sontuosi odifizii TCuropa, «il è « monumento dogli alti spirili di Gian Galeazzo Visconti, elio glori—iuDli: e vi chiamò tre anni dopo i silenziosi monaci di san Urlino » ( Milano e il stia Tr.rriIorio. T II )
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