Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      gucrnito. Dalla Porta siilo al duomo, lungo tramilo di cammino, er-gevansi due Archi trionfali, I' uno a mezzo la strada, e I' altro ad entrar nella piazza, quello ornato di molte figure, questo (on un imperatore a cavallo di non sprezzabile simmetria. Uscito dalla città il clero, il Governatore, il Senato e la Nobiltà milanese a rincontro di Sua Maestà ( già condotta fuori incognitamente ) comparve ella, verso le ho-rc 21, riverita dal Castello con strepitoso rimbombo di artiglieria, o cori replicate salve dalle militic. Al suo arrivo ricevè i complimenti, baciò la Santissima Croce, et humiliossi alla beneditione episcopale, c dopo, contemplando alla sfuggita l'Arco trionfale della Porta, lodando I opera molta bella, avanzò il cammino colla seguente maniera. Precedevano in modo di vanguardia tre Compagnie di circa cento soldati I' una, tutti con armature lucide e terse, e gli elmi con piume divisate di bianco e nero, alla testa delle quali era il signor Duca dal Sesto, generale, con seguito di paggi, staffieri, trombetti, e corsieri condotti a mano, con buon ordine militare marchiando in battaglia con bellissima mostra. Dopo le suddette truppe seguitava il Corriere maggiore con numeroso stuolo di corrieri di lui seguaci, ognuno a cavallo in forma di correre la posta Comparve poi il Collegio dei medici, fisici et altri dottori, tutti con cavalli bardati con gualdrappa di velluto nero, vestiti con toga lunga, e con una stola sopra la spalla sinistra di broccato d'oro con filetto di vari. Continuava in appresso, col concerto di molte trombe, la Nobiltà, li Magistrati, li Senatori e li regii Ministri tutti con ordine, secondo il grado loro, il numero dei quali non eccedeva però un centinaio, ben provveduti di bellissimi corsieri, guer-nili con abbigliature di sodezza, ma di vista e di gala, terminando la cavalcata il Duca di Abulquerque, et il signor Don Luigi, quello alla destra, questo alla sinistra mano. Dietro loro in un calesso (li superbo intaglio, tutto dorato, e ferralo d'argento, tirato da due cavalli leardi, a cui un diluvio di nastri intrecciali rendeva bizzarra confusione i crini e lo code, comparve I" imperatrice con la duchessa di Abulquerque, amlù di pari vestito, ina Sua Maestà con tanto gioie attorno che in fatti era d'aniiniratione il vederla II cocchio medesimo, marchiando alla gravo, era coperto di un gran baldacchino portato da (lodici Dottori, bollore clic godono per ius antico ili funtioni simili Seguivano altre car-Voi. IV, 18


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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