Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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dinaie arcivescovo, che lo trasmise immediatamente, al signor Gran Cancelliere, nò se n'ò potala sapere sin al presente il deliberato. Un altro simile, e forse peggiore, fu trasmesso a No\ara a quei Decurioni in forma di lettera, ed essi lo conseguono al signor conte Governatore, il quale, senza aprirlo, lo portò poi seco per leggerlo secrelamente- Queste riservate dimoslralioni, pel concetto de'più sa vii, cagionano gran timore, e dicono, che se Dio non vi provvede, ed in Spagna non vi applichino li più pronti rimedii, scoprendosi che le male sodisfatioui hanno fondo, e mettono radici, potranno col tempo nascer inconvenienti e disgralie irreparabili.
Ilicri, tornando il marchese Cavriani per terra dalla chie- « g?™"
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sa del l armine a casa sua, incontro una carrozza serrala m (m. v.) coi si trovava, con altri sbirri, il Bressanino, barigello di campagna clic slanciandosi fuori di essa, l'arresiò, e, levandogli la spada, l'obbligò a mettersi con esso in detta carrozza, con-ducendolo a gran passi verso il ponte di san Marco, dove So slava attendendo il Capitano di giustitia, che con altri sbirri travestili guardava quei passo, e prendendolo egli neila pi o pria carrozza, lo consegnò subito nelle prigioni del Castello Pare a lulla questa Nobiltà improprio il modo di tale arresto, trattandosi d'un cavaliere figlio di Ministro del signor duca di Mantova tanto accreditalo, ed anco capitano di cavalli di questo esercito, e gradualo di Mastro di campo dicendo, che come cavaliere non doveva esser fermalo da sbirri, e come capitano (quand'anche non l'osse nato cavaliere) esser do\ea condotto in Castello da un Teuente generale, e per ciò vanno pensando, che la rìsolutionc di Sua Eccellenza sia stata per molivi gravissimi, havcndolo fatto trattare come fé! one. Nel medesimo tempo clic lo conducevano prigione, il Vicario del Capitano di Giuslilia si porlo nella casa del signor marchese, facendovi esattissima perquisitione per trovare tulle le scrii ture, inventariandole, e ne portò qualche portione considerabile, accompagnalo da sbirri, a Sua Eccellenza, e dopo desi-
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