Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
<198
P. Felice che inleso l'aveva da uffiziali supremi; ne erano piene le prigioni, molti furono posti in ruota, moltissimi scoppiavano vivi nella prigione, di modo che quando pensavano gli ufficiali di ridurli a nuovo esame o punirli di morte, morti in carcere li ritrovavano. ¦— Questi malvagi s'avevano tra loro divise le arti, le chiese e le religioni, ed in modo tale compartitasi la povera città, ne facevano miserabile strage. E segue a dire che una donna nel Lazzaretto confessò ai cappuccini d'averne appestati 4000; un altro d'esservi per danari entrato ad ungere; un vecchio tentò indurre un ragazzo a a porsi la polvere venefica tra le dita, e fingendo tastare le frutte in piazza, infettarle; ma scoperto non si potè trargli parola, finché un sacerdote noi benedisse. A un prete complice, mentre volea confessare il principal reo, apparse il diavolo minacciandolo di una spada; e una donna indemoniata gli venne innanzi con una carta, affermandogli in l'accia che ed esso ed altri v' aveano posti i loro nomi. In somma ogni giorno mille stravaganze venivano scoperte, ed il danno che ne seguiva nella povera citta mostrava pur troppo chiara questa mala-detta fattura.
La casa del Mora fu rasa dalle fondamenta, e sopra quella eretta una colonna detta infame, ed in pari un'iscrizione (l) che suonava
(i) UIC UBI IIAEC AK15A PATENS ESTSURGEBVT (ILI li 'l'il^STKINA JIIANMS JAC01II MORIE OUI FACTA CU1I UUGLIEL3IO PLATEA 1UIH. SAP?IT gOMMISSlRIO UT COI AI.IIS OONSI'IRATIONE DUJI l'»STlS ATilOX SAEWRET L4ETIFKR1S lIlVGUKKTIS HUC ET ll.I.UO ASl'ERSIS ,
I'LUllES Al) DIRADI MORTE11 COMPIILI l' IIOS IlilTUR AII11O3 HOSTIÌS PITKIAH JUIIICVtOR EXCELSO IN l'I. VUSTRO CANDENTI l'RIUS * ELl.lr.ATOS FORCIPE ET DEXTE1U MllLl.TATOS MANU ROTA l!\FRIM;I IlOTAEljllK INTEXTO», POST HOKtS SFA JUI'.UI. >RI I.OÌIR FRI MIMI F.
AC NE Olili) TAM SI'.IiLKSTORllJI «DUINO!* KIl.lQlll SlT f'UnI.ICATIS I1IINIS ' INERII IN fLUMI'N PROJ11 I
| |
Felice Lazzaretto Mora STlS ATilOX SAEWRET L LUllES Al IIOS IlilTUR AII U MllLl I IlOTAEljllK INTEXTO AC NE Olili IiLKSTORllJI
|