Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      te vi avesse a intervenire si il Serenissimo Doge, sì il Senato medesimo. E al tempo stesso al Patriarca si scriveva, eh' egli i Parochi avvertisse, clic ne esortassero il popolo a digiunare in ciascuna delle quindici giornate che dicevamo. Polla forza del quale Decreto, il dì vigesimo sesto dell' Ottobre seguente il Dogo col Senato e grande numero di nobiltà, innanzi udita la Messa nel Collegio, calò nella riiie-sa di S Marco colle solite vesti, ma senza pompa"r dove pervenuti, intonate le Litanie dal primicerio Antonio Corraro, si cominciò la processione che due ore durò; nel quale'tempo tutti, e il Doge stesso, tenero scoperta la testa. E compiuta che fu la processione, il Doge il quale eràfldlora Niccolò Contarini, dal luogo del suo trono in piedi recitò una nobilissima Orazione, ascoltata da tutti con animo commosso, e accompagnata da pianto dirotto, colla quale faceva il voto solenne. Decretata la erezione de! Tempio, uop' era decretarne il sito^ lo che si fece nel Senato il dì vigeamo di Ottobre dell' anno 1030. Venne traseclto il sito che vediamo, cóme più opportuno al decoro della fabbrica, ove concorreano, dice il Decreto, minori gli ostacoli, maggiori )i requisiti. E poiché qui era il luogo del Seminario patriarcale che ne venne allora trasportato in S. Cipriano di Murano, donde nell'anno -1817 qui ritornò per vicende certamente a quell'epoca inescogitabili,¦•volle il Sonato che se ne avesse a invocare il consenso del Patriarca, al fine ancora che fossero salvi, coni' r) del dovere e dell'uso della Repubblica, gl'interessi del Seminario.
      Lo quali coso pienamente concertate; al dì primo di febbrajo dell'anno seguente si trattò nel Pregadi circa il modo di porre la prima pietra nella Chiesa votiva. E già attendessi dall' universale desiderio della città il eominciamento di tanto sacro lavoro, sì conveniente, secondo le frasi del decreto, per retribuire con gratitudine al bene-fi dm, poiché dal giorno del decreto è andata riuscendo la diminuzione del male. N'era decretato il giorno \igesimo quinto di marzo, giorno della solennità della Annunziazione di Maria Vergine, nel quale a punto ebbe, sotto auspica si gloriosi e fortunati il principio questa citld stessa, lì pcrehè è usato e lodevole cosluinc, praticato dall' antichità e continualo sempre di porsi sotto le fonda menta delle grandi fabbriche inedaglit con memorie e iscrizioni adequale, si


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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