Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      prese che dovessero impiegarsi ducali dugcnlo in fabbrica di monete di tutte le sorti di metallo coli' impronto approvulo dui Collegio per essere messe sotto la prima pietra conforme all' uso.
      Ma poiché una pioggia dirottissima cessò la solennità che compiere si doveva in quel giorno; con dolore de'cittadini ne venne ritardata insino al dì primo di aprile. Questo surse serenissimo, tanto più grato, poiché preceduto da giornate tenebrosissime. Già si era e-retto un ponte di legno, che dal calle di Casa Giustiniani a San Mose distendendosi lungo il Canale Grande, terminava al sito destinato alla nuova chiesa. Qui ii grande spazio rendnto eguale colla rovina delle abitazioni che innanzi vi sorgeano, si era sollevata una chiesa di tavole alla forma di croce con suo coro, adornata di cuoi d' oro e di colonne dipinte e vagamente distinte con molte finestre di vetro, coperta di tele rosse e bianche, e con il suolo parimenti di tavole, capace di contenere mille persone o circa. La porta componeasi di due colonne di legno intagliate e dipinte con piedestalli e capitelli sostenenti 1111 or-arco, sopra il quale era dipinta in Ultissimo campo la immagine di Maria Vergine con una Colomba; emblema dello Spirito Santo. Ài lato destro del coro spazioso e vagamente adornato era preparato il solio pel Doge e per la Signoria Serenissima, e al lato sinistro aprivasì una porta, dalla quale disccndeasi per molti gradini alla fossa de' fondamenti già cavati, ove si qveva a porre la prima pietra Nel mezzo del quale coro si alzava un bellissimo altare composto di due colonne dipinte e intagliate, sostenenti un architrave, sopra cui in eminente sito stava una gran Croce, e nel mezzo un gran quadro con una bollissi ma immagine di Maria Vergine e due grandi Angioli, all' uno e all' altro suo fianco, i quali sostencano quattro torchi accesi, a non dire de'molti candelieri ili argento. Dietro l'altare, nella facciata opposta alla porta grande, era dipinta ima Gloria di paradiso ; e presso a quello sopra una credenza era la pietra di marmo che doveasi mettereJa prima, lunga tre quarte o mezzo, larga due e mezzo, e mezzo alta. Della quale pietra in una fossetta, lunga una quarta, e larga mezzo, eravi una cassetta di piombo, entro cui doveasi ripore medaglie d ko-ro, d'argento e di altri metalli !n una faccia di quelle stava scolpita la Città di Venezia, sopra la quale vedeasi la Beata Vergine con la


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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