Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      Colomba, leggendovisi all' intorno U.>de Origo, Inde Salus; e Dell' altra faccia vi era una Chiesa con il Doge ginocchioni, e le parole Nicolao Coxtarevo Proc. Sexatus Ex Voto MDCXXXI,
      Nel coperchio di marmo, che doveva serrare la pietra, leggeasì r Deo Optinio Maximo Diuae Mariae salutari templi aedificandi ad pest:,eutiam extiiu/uendam primus Ine lapis esto Senahis ex Volo Urbano fili Suinm. Ponlif. Nicolao Contareno l'euctiaritm duce Joanne Theopulo Palriarcha MDCXXXI Kal ÀprilisNe! quale modo tutte le cose preparate; nella mattina del determinato giorno, che il primo era di aprile, la Serenissima Signoria calò in san Marco. Ne mancava il Doge piissimo, aggravato del male, onde pochi giorni appresso morì. La presenza di lui non sì era mai latta desiderare in alcuna delle processioni che ne' sabbati precedenti si compierono nella piazza di san Marco, ad onta che ne fosse stato il verno rigidissimo. Dalla Chiesa di s, Marco la processione procedette alla Salute di questo modo. Prima compariva la Croce con i giovani del Seminario Gregoriano, seguitati da musici che dirutamente cantavano le Litanie. A quali tenea dietro portata da quattro sacerdoti sotto baldacchino la immagine miracolosa della Beata Vergine che ereticano dipinta da s. Luca, circondata da molti torchi accesi, seguita poi dal Capitolo de'Canonici. Seguitavano quindi li Comanda-dori, li Scudieri di Sua Serenità, li Secretarli, il Cancelliere Grande Giambattista Padavini e il pili vecchio Consigliere, che sosteneano l'officio di Vice doge, avendo alla destra r ambasciatore del Re cristianissimo. Dietro erano li altri Consiglieri, li Procuratori, gli altri magistrati, i Senatori e infinito numero di nobiltà, che montavano a settecento e più, ciascuno con candela accesa in mano, pieni ili modestia e divozione. L'aria intanto rimbombava dello strepito di molti pezzi di artiglieria e del suono delle campane delle Chiese. Al cominciare della processione le genti dell Arsenale mandarono lumi e tennero lontano dal ponte il popolo venuto iu tanto numero, (die pareva non vi avesse nella città vestigio o timore di male; e tanto più n'era considerabile il numero, che non ci era donna veruna; alle quali l'uscita dalle proprie contrade era vietata dal Governo. Giunta la processioni' al tempio, fu benedetta la pietra dal Patriarca, che quivi al-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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Origo Inde Salus Chiesa Doge Nicolao Coxtarevo Proc Ex Voto MDCXXXI Deo Optinio Maximo Diuae Mariae Ine Senahis Volo Urbano Suinm Contareno Joanne Theopulo Palriarcha MDCXXXI Kal Serenissima Signoria Marco Doge Marco Chiesa Marco Salute Croce Seminario Gregoriano Litanie Beata Vergine Capitolo Canonici Comanda-dori Scudieri Sua Serenità Secretarli Cancelliere Grande Giambattista Padavini Consigliere Vice Consiglieri Procuratori Senatori Chiese Arsenale Governo Patriarca Nicolao Luca Giunta