Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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giunti a questa guarniti (le razzi. La prima stanza è aSsignata per ii cavalliori, la seconda per li grandi, la terza co'l baldaehìno per mangiar et la quarta, com' è detto.
Furono levati di castello ventiquattro pezzi d artiglieria, et condotti alla porta, dove entrò la Regina, liavendo fatto venir da INinara •100 soldati per guardarla, ma non furono sbarati, perchè li cavalli non si spaventassero, siccome seguì nell' entrar in Cremona che il cavallo, sopra il quale era la Regina fece gran moto con pericolo di farla cadere ; nò meno fu fatto doppo gionta a casa perchè Sua Maestà non si sentiva bene per il lungo patimento; solo il castello a 2 borre di notte fece un poco di segno d'allegrezza- <*t tutte le case de Milano sopra le strado hanno tenuto il lume su le finestre sino a mezza notte, et io ho fatto quello, eh'è stato fatto dagl'altri ministri de'Principi, et che ho giudicato esser de publico servitio. Della statura, effìgie et altre conditioni della Regina, non ne tratterò, non mi parendo bene di replicar quello che d'altra parte sarà stato particolarmente inteso dalla Serenità Vostra. Gratie etrDi Milano li 30 Novembre -1598.
Di Vostra Serenità
iliimitissimo et devot. Servitore.
ViLKRIO ANTKLMI
( Senato ili Secreta, filza N. 22 )
\ota D a pag. 112.
Maria Mancini, terza delle cinque lìglie di Mi< helc Lorenzo Mancini, barone romano, e di Giroriima Mazzarini, sorella cadetta de) cardinale Giulio Mazzarini, celebro ministro di io Luigi XtV di Francia, da Roma (ove nasceva nel 1(339) ora chiamata dallo zio cardinale, a Parigi Maria ( come dice Dreux (lu iladicr nello sue jìlémoires hi-sloriquex) « n'etait poiut une beauté, mais scs actions, son maintien, toute sa personne était U résultat de la nature gnidio par les gràces
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