Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      udì il re stando termo, e scoperto, come sì ritrovava quando usci dalla delta stanza, e tiri rispose in lingua francese, che da esso è la più usata, esser certo dell' all'etto della repubblica, che mollo amava, e stimava. Partito io si presentò, con lettere credentìali, al monarca il Residente di Parma, che si era meco trattenuto nella medesima stanza, dove stavano presentì li soli principe di Vaudemont, e duca di Ossuna, passando poi Sua Maeslà a ricevere, scilo il baldachino, nell'altra contigua camera, gli omaggi del Consiglio generale della citlà, e della Congregatione dello Stalo, ss giugno Contiuua tuttavia il re Cattolico a trattenersi in onesta
      1702
      cìllù, stabilita già, e rimessa fin bora più volte la sua partenza, attribuendosi dalla corte la dilatione alla ncccssilà di attendere dal Finale parte del bagaglio non ancora intieramente qui pervenuto, et alia deficienza di alcuni requisiti necessarii per il carriaggio che deve seguire al campo il monarca. Ho però io potuto sapere con fondamento, che vada Sua Maestà procrastinando la mossa per dar tempo al ritorno del corriere che spedi a Parigi con la relatione havuta dal duca di Vando-mo (l) intorno il presente sistema di guerra in questa provincia. Si calcola restituito qui il corriero medesimo prima di sabbato prossimo, e per eiò si pubblica fissala per quel giorno la partenza del re, la quale nonoslante si crede dall'universale diferitn almeno per qualche tempo, fondalo tale supposto prineipahuenle sopra il riflesso, che rese mal sicure le strade dalle non intermesso scorrerie dei Tedeschi nel Cremonese, bisognerebbe che seguisse lo staccamcnto dal campo almeno di diecimila soldati per destinarli di scoria a Sua Maestà nel viaggio, e di guardia nella sua permanenza in Cremona. Certo è, che il signor principe Governatore, interpellalo da cavaliere francese di sua confidenza quando prccisamentc fosse il re per
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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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