Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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le benigne dichiaralioni del Ssvranp, che li dispensò da ogni o(l'erta, piullosto che recedere dalla pratica sempre osservata in occasioni del passaggio, o permanenza di persone Reali in questo Stalo.
Due bore prima il cader del giorno giunse heri il ino- u 7 narca in Milano (I) incontrato Juori della Porla da cinquanta ito2. di questi principali signori sopra cavalli riccamente bardati che valsero a rendere più splendida e decorosa la Reale comparsa. Furono tulli li Tribunali separatamente a felicitare la Maestà Sua ( come io pure praticai il primo fra li ministri ) per ia prosperità di salute iti clic si restituiva dallo aliom della Campagna, maneggiate con gloria del di lui nome, e con \ anlaggio delle sue armi. Oltre le solile guardie resta destinala a custodire la regia persona una Compagnia di centoventi moschettieri, secondo l'uso di Francia, commessa alla dire-tione del colonnello conle Orsi, di natione fiamminga, chiaro egualmente per nascita che per valore. Fu completa ne'scorsi giorni, ed ammessa hieri sera per la prima volta all'attualità dell'impiego, distinguendosi ella come ncH'udicio, così nella condicione civile di quelli che la compongono, e nella nobiltà, e vaghezza della divisa clic veste. A Hi soldati poi della Gonfi) Siccome avevas: gii ottenuto lo scopo contemplato dal Venderne di far assistere ad una aliane strepitosa, cioè ad una battaglia, il re, così questo ritornava a Milano. La battaglia fu quella di Luzzara ( borgo del Mantovano sul Po) nella quale « ascese a più di 4/m il numero dli morti, » et a 2/m quello dei feriti dalla parto delle due Corone, da cui viene cal-» colala eguale almeno, se non superiore la perdita dei Tedosclii, reso però «più grave all'una el all'altra delle armate il discapito dalla morte, del » principe di Comerey, e del Tenente generale Crichì {sic) e di molti uffi-» ciaìi di conto ». (Dispaccio c2[ a guato 1702). A proposito poi di questa pugna il Botta, nel ITiWo XX.X5Y della sua Storia d'Italia, dice: « en-» trainili cantarono vittcria, gii Austriaci per aver pernottato sul campo » conquistato contro il nemico, i Francesi per essere siati gli avversarli » costrjijii a sloggiare, ma certo è, che sebbon l'esito della battaglia sia sta-» to dubbio, il vantaggio restò intieramente dal canto dei Francesi »
Ad ogni modo persuaso re Filippo di essersi ritrovato ad una vittoria, conferiva il Toscu d'oro al Tenderne
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