Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      Transitila, che il signor principe di Vaudemont sii per lì a resliluirsi in Milano con nuove commissioni; (orse non adda- ri tate al genio di questa Nobiltà, che vive in una dolorosa apprensione di ogni, benché minimo, cambiamento, nò può celare il dispiacere di seder, per l'entrante verno, destinato nella città l'alloggio a più di cento ufScfeH dubilnndo, che questo passo da cui professa lesi i suoi privilegi?, possa fare strada ad altri di conseguenze più gra\i.
      ili. Il principe Eugenio (1) nei giorni passali ha fallo Li 15 pubblicare proclama a stampa con invito a'terrieri di mante- '"i^0 nersi sudditi alla Maestà dell'imperatore, al quale fu conlrap- Jz :tio posto da questo Governo altro, pure in stampa, che humilio unitamente a Vostra Serenità.
      Noi Eugenio Principe di Savoia e Piemonte, Marchese di Salasso, Ministro di Slato, Presidente dei Consiglio Aulico di guerra, Maresciallo di campo, Colonnello di un reggimento dì Dragoni, e Generale comandante di S, M, Cesarea in ItaHa, Cavaliere de! Toson d' oro.
      Essendo passate felicemente 1 Oglio le armi di S M. Cesarea sotto il nostroVoniando, ed entrate senza opposizione alcuna nello Stato di Milano, abitiamo voluto con le presenti notificarlo a tutte le Comunità, e luoghi tanto di Gera d'Adda, che ad altri dello Stato suddetto acciò non vogliano appartarsi "dall'obbligo che hanno verso
      (J) Francesco Eugenio, figlio di Eugenio Maurizio conte di Soissons (fu nipote di Carla Emmanuele duca di Savoia) e tiì Olimpia Mancini, nato a Parigi il 18 ottobre 16t3o, comunemente chiamato i! principe fwe-nio ili Savoia.-Negatogli da re Luigi \1V il coniando di un reggimento, ne fu così vivamente offeso, da concepire, fin da quell" istante, contro il re quel lungo risentimento che fu cagione alta Francia di molti mali. Recatosi quindi Eugenio alla l'egei? di Leopoldo imperatore, ed accolto da lui con lieti e cortesi modi, riuscì poscia il pir grande^Spitano del suo toni po, dando agli eserciti Austriaci uno splendore che non a\eTano avuto mai Come vedemmo, governava allora le soldatesche imperiali calate in Italia


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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