Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
2-Wevitare qualunque sconcerto, eli'e pur facile a succedere in simili occasioni. Col castellano se la intendono in una tal unni maniera li deputati della citlà; molte provvisioni ha egli i i-cercalo per il mantenimcnlo dei presidio, ed essi gli hanno somministrato da cinquecento doble, che serviranno anche per lo paghe dei soldati. Mille cinquecento Francesi, che fuggirono da Bulalora per la sopraveneuza degli Alemanni, tentarono di entrare iu castello, e hieri sera lo stesso siguor prìncipe prima di partire haveva persuaso il castellano a riceverli, 1111 li Deputati protestarono al medesimo che havrebhe mollo disgustato la Nobiltà e il popolo, se li havesse introdotti, considerando che questi non haverebbero valso che a portare più a lungo la difesa del castello, et a difficoltare l'oggetto del loro disegno. Così non introdotti, si sono incamminali parte a Pavia, e parte a Cremona. Oltre a queste disposilioni si trovano già eletti li signori conte Carlo Borromei, conte Scotti, conte Sorniani, conte Slampa, marchese Visconti, e Mastio di campo pur Visconti con la commissione di presentarsi al signor principe Eugenio nella chiamata che fosse falla, e accordar le capilolationi ; anzi il conte Scolli et il conte Stampa precederanno gli alili, per la voce che hieri fu portata da un Religioso, che il principe Eugenio havesse mostrato ainmiratioue, che, passato il Ticino, non (osse comparso alcuno della ciltà, e gli rappresentasse la loto rassegnala dispositene, e la eleLone dei soggelii destinali ad inchinarlo. Il priacij e di Vaudemoiit è parlilo l'allea sera con la maggiore sollecitudine; lascio di cenare, e montalo in carrozza non volle fermarsi ad udire il Gran Cancelliere che 111 quel punlo gli faceva una molto premurosa istanza, rilornando con lulla speditezza a l'izzighetlone. Vogliono, che anche il timore di qualche sollevalione nella Nobiltà e nel popolo mal contento sollecitasse il signor principe Governatore alla improvvisa partenza, e raccontano, che un giorno dicesse alla principessa, che si doleva dell;» presente mala costiiulionc, et che se
vi IV.
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