Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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rissimo scempio, ĺ li Deputati, con altro biglietto a parte, ag-ǵonsero. che non havevano arbitrio di provvedere il castello di quanto veniva ricercando, rammemorare l'impegno da cavaliere assunto dal castellano, e dagli altri ufficiali di non molestare la cillà, et esser pronti in ogni caso ad entrar nel castello, come prima era desiderato. Resṭ accordata questa ultima parte, e li conii Giovanni Battista Scolti, e don Uberto Stampa passarono bieri mattina nel castello suddetto, con il cambio di due ufficiali maggiori clic per ostaggi furono mandai. ,n cillà. Non uscirono essi che verso le hore venti, al rientrare delli medesimi ufficiali, e riportorono, che insistendo il castellano por le provvisioni, non si dai a altro termine che di soii tre giorni a risolvere, che finiranno a lutto il venerd́ venturo, con impegno che in questo tempo non fossero falle novità di aizar terreno, e d'aggiognerc «lira gente nella città. Sono parliti questa mattina ad informare il principe Eugenio, e dimani si attendono con le precise deliberationi. E vero, clic nel castello sono ridotte alPuilimo le provvisioni, poco ̣ il vino che hanno, e il riso è di mala qualità, come le carni non salate a buon modo, cose tutte che mal nutriscono il soldato, e Io riducono a maliitlie. Molti per cị sono gl'infermi, e molti quelli che hanno fin qui disertalo, cosi che il presidio, sprovvedilo anco di vestiti, non arriva a duemila soldati; per questo pare, che. quei del castello desiderino, più di ogni allra cosa, d́ essere ai-laccati, e di poter rendersi con apparenza di ripulatione nella impossibilità in che si trovano di sostenerlo lungamente. In tanto, falle passare in altri monasteri le monache d́ quelli che sono vicini al castello, si ̣ ordinalo, che restino vuotate le case di là intorno, e che il fieno delle altre sia riposto nei luoghi terreni. L»*ti*là si trova in una somma confusione e Minore, le dame, e i cavalieri quasi lutti, che non sono delia Cameretta, si riducono fuori di Milano, convenendo io pure allontanare la famiglia, e i teneri figli, non senza un nuovo aggravio et incomodo che possono ben comprendere le Eccellenze Vostre.
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