Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      compisca la opinione ili Kevenhiillcr ili lasciar le cose come sono. Resta intanto quasi tutto il ministero ili Milauo in granile apprensione ili riforma, e certamente seguir deve grande mutazione, e forse maggior di quello si crede, mentre si hanno qui buone lettere di Vienna che dicono trattarsi cola di sopprimere il Magistrato estraordinario, e la Segretaria di guerra Spaglinola, di ridurre a minor numero anche il Magistrato ordinario, e perfino il Senato stesso, mentre, ristrettosi il paese^ ristringer pure si pensa il ministero. Anche il numero dei secretarli della Cancelleria segreta, quale oggidì arriva a dieci, saia ridotto a quattro. Quindi è, che non si può prevedere quali di lanli saranno li pochi eletti, o confermali nelle diverse classi, e nei varii posti, ondo ninno sà a chi dirigersi, e prodursi, massime all'universale essendo per la maggior pai te odiosi lì promossi dal Governo Savoiardo, onde tutti stanno in riserva, ed in aspettazione di veder rischiarale lab oscurità per poter coltivar a proposito quei soggetti che saranno destinati a sostenere le rispettiv- figure. Intanto li Milanesi \an, con sacre funzioni benedicendo, e con pubbliche illuminazioni festeggiando il presente loro destino.
      XII. Sopraggiunte, quasi di ora in ora, staffette colle no- 1(1 djc7e4™" tizio di essere ieri, verso le ore dieciolto arrivato in Pavia il (Umido* Reale Infante Don Filippo (i), e dei più avanzali movimenti u, erti. degli Spagnuoli verso di questa città, il conte Cristiani, Gran
      (t) Secondo figlio di Filippo V, e di Elisabetta Farnese nato a'13 di marzo 1720, ed ammogliatosi a' 26 di agosto 1738 con Luigia Elisabetta di Francia, figlia di Luigi XV. Desiderosi gli Spagnuoli di procurare all' lutante uno stabilimento in Italia, o permessogli dalla Francia di passare per te di lei provincie, era pure, nel 1745, incaricato il maresciallo Maillebois di secondare Don Filippo. Entrati adunque nel territorio di Genova, e resisi padroni del corso del Po, il Monferrato, Alessandria, Tortona ec. ec. divennero in breve loro conquiste. Goncliiuso poi, nel 1748, ad Aix-la-Cliapelle un trattato iti pace, furono ceduti dall' Austria a quel genero di re Luigi XV i ducali di Parma, Piacenza e Guastalla che aveva tanto desiderati.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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