Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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la perdita della spada, o palosso. E si riserva il Tribunale a dichiarare, secondo le circostanze, quali siano le arti meccaniche, e vili,, ed a decidere le controversie delle cose di sopra disposte (1).
XVI. Ho da qualche settimana reso conto a Vostre Eccel- 8 f(^'sart' lenze, che fosse stata qui ultimamente eretta una nuova catte- (m.v.) dra per le scienze cosi denominate, Camerali, attinenti all' e-conomia pubblica ed ai commercio, e che se ne fosse anche fatta la prima apertura con lina dotta, ed applaudita prolusione da chi era stato destinato ad occuparla (2). Contenendo però questa varie nozioni che hanno relazione particolarmente al commercio, e per le quali si pretende di farne conoscere 1' origine ed il progresso in molle nazioni, e le vere cause delle varie vicende a cui egli andò soggetto, mi faccio un dovere di occluderne un esemplare, nel caso mai vi fosse chi avesse la curiosità di leggerlo, poiché si tratta di una materia che generalmente interessa ciascheduna nazione, sebben possa non giungere nuovo alla cognizione di Vostre Eccellenze Lullo ciò che viene in essa proposto.
Destinato dall'augusta clemenza di S. ili. ad insegnare l'Economia pubblica, ed il Commercio, cioè quelle scienze che suggeriscono i mezzi di conservare, e di accrescere le ricchezze di uno Stalo,
(1) Sulle migliori forme di governo introdotte da principi, e ministri, Austriaci io Lombardia io mi limito al breve saggio sin qui offerto. Oltre che poi non sarebbe del mio assunto enumerarle tutte, temerei, coutinuando, di presentare ad alcun lettore un sicuro sonuifero; e perciò dò fine.
(5) Prolusione letta dal regio professore nelle scuole Palatine, marchese Cesare Beccaria Boncsana, nell' apertura della nuova cattedra di scienze Camerali ultimamente comandata da S. M. I. 11. A. — In Milano MDCCLXIX. Appresso Giuseppe Gal cazzi Regio stampatore.
Or, questa prolusione formando parte del dispaccio, perchè allegatavi; avendo non poca affinità colle cose già narrate; e valendo a confondere, in alcuni periodi, le pretensioni accennate nel dispaccio che segue, panni confacente, ancorché impressa altra volta_, di nuovamente pubblicarla.
Vol. IV. 42
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