Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
311)
Oltredichè non sarà mai grande ed illustre nella sua scienza colui che si restringe ne' limiti di quella, trascurando le scienze analoghe e confinanti, lina rete immensa lega tutte le verità, ed esse sono più variabili, incerte, e confuse a misura che sono più ristrette e più limitate: più semplici, più grandi, e più sicure quanto si allargano in uno spazio più vasto, e si elevano ad un punto di vista più eminente.
Per prova di quesla verità basta richiamare alla mente i tempi, e i luoghi dove tacendo nt'll' anarchia feudale fra Io strepito delle armi sepolte le scienze tutte, la Giurisprudenza privata era divenuta la pubblica legislatrice. Impedire la libera interna circolazione delle derrate; incagliare gli affari spediti e veloci del Commercio con lente e simmetriche procedure; immaginarsi di rendere opulento uno Stato con risecare con istoriche Prammatiche le spese de' ricchi particolari, e con ciò inaridire le sorgenti dell' industria, ottundere gli slimoli al travaglio, ed ammortire la speranza di una miglior condizione, eh' è il fuoco vitale d' ogni corpo politico; ridur quasi a monastica disciplina i Corpi degli artigiani stringendoli in fazioni emule e litigiose, che s' impongono tributi, che si prescrivono regole fra di loro, per cui cadevano languenti le arti, che si nutrono di libertà, e di facilità; lasciare un campo libero a disposizioni più rispettabili pe' loro motivi, che salutari per le naturali loro conseguenze, eh' erano di stabilire un canone antipolìtico « Sia /' inerzia mantenuta dalla pubblica beneficenza, ed ottenga il premio dovuto alla fatica, ed al sudore. » Questi ed altri sono effetti d' aver ristretti fra i limiti della privata giustizia la Giurisprudenza, che abbracciar dovrebbe tutti i più grandi principii della Morale, e della Politica.
Più Le scienze di pubblica Economia non possono non nigiaii-dire, e nobilitare le mire stesse privale dell' Economia domestica, suggerendo i mezzi di riunire 1' utilità propria con quella del pubblico. Avvezzandosi a considerare gli affari della società, e a rimaneggiare le idee di bene universale, I' amor naturale che noi portiamo ai nostri ragionamenti, ed agli oggetti che eccitano in noi lauti piaceri intellettuali, riaccende 1 illanguidito amore della patria; non ci consideriamo più come parti isolate, ma come figli della società, delle leggi, e del sovrano; la sfera dei nostri sentimenti diventa più grande e più viva ;
| |
Giurisprudenza Commercio Stato Prammatiche Corpi Giurisprudenza Morale Politica Economia Economia
|