Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      Oltredichè non sarà mai grande ed illustre nella sua scienza colui che si restringe ne' limiti di quella, trascurando le scienze analoghe e confinanti, lina rete immensa lega tutte le verità, ed esse sono più variabili, incerte, e confuse a misura che sono più ristrette e più limitate: più semplici, più grandi, e più sicure quanto si allargano in uno spazio più vasto, e si elevano ad un punto di vista più eminente.
      Per prova di quesla verità basta richiamare alla mente i tempi, e i luoghi dove tacendo nt'll' anarchia feudale fra Io strepito delle armi sepolte le scienze tutte, la Giurisprudenza privata era divenuta la pubblica legislatrice. Impedire la libera interna circolazione delle derrate; incagliare gli affari spediti e veloci del Commercio con lente e simmetriche procedure; immaginarsi di rendere opulento uno Stato con risecare con istoriche Prammatiche le spese de' ricchi particolari, e con ciò inaridire le sorgenti dell' industria, ottundere gli slimoli al travaglio, ed ammortire la speranza di una miglior condizione, eh' è il fuoco vitale d' ogni corpo politico; ridur quasi a monastica disciplina i Corpi degli artigiani stringendoli in fazioni emule e litigiose, che s' impongono tributi, che si prescrivono regole fra di loro, per cui cadevano languenti le arti, che si nutrono di libertà, e di facilità; lasciare un campo libero a disposizioni più rispettabili pe' loro motivi, che salutari per le naturali loro conseguenze, eh' erano di stabilire un canone antipolìtico « Sia /' inerzia mantenuta dalla pubblica beneficenza, ed ottenga il premio dovuto alla fatica, ed al sudore. » Questi ed altri sono effetti d' aver ristretti fra i limiti della privata giustizia la Giurisprudenza, che abbracciar dovrebbe tutti i più grandi principii della Morale, e della Politica.
      Più Le scienze di pubblica Economia non possono non nigiaii-dire, e nobilitare le mire stesse privale dell' Economia domestica, suggerendo i mezzi di riunire 1' utilità propria con quella del pubblico. Avvezzandosi a considerare gli affari della società, e a rimaneggiare le idee di bene universale, I' amor naturale che noi portiamo ai nostri ragionamenti, ed agli oggetti che eccitano in noi lauti piaceri intellettuali, riaccende 1 illanguidito amore della patria; non ci consideriamo più come parti isolate, ma come figli della società, delle leggi, e del sovrano; la sfera dei nostri sentimenti diventa più grande e più viva ;


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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