Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      principe i mezzi ristoratori dell' industria, e della pubblica felicità. Ma la brevità del tempo, e la lunghezza de' dettagli, necessaria dove si tratti non solo di cose proprie, ma ancora di tante auguste beneficenze mi costringono a serbare una sì consolante discussione al progresso delle mie lezioni.
      Restami solo a qui promettere solennemente, che nell' esporsi da me i principìi più sicuri intorno all' agricoltura, commercio, manifatture, polizia interna, finanze, non dimenticherò giammai il sacro dovere imposto a tutti quelli che sono incaricati della pubblica istruzione, di parlare mai sempre il linguaggio della verità chiaro, semplice, energico. Richiamando gli oggetti alle origini loro primitive, ove si trovano meno intralciati fra tanti rapporti e modificazioni, riusciranno esatte e non arbitrarie ; l'evidenza nascerà dal dìscìoglimento delle nozioni complesse nei suoi elementi, e da una ordinata deduzione delle proposizioni più semplici, alle verità più generali, e più complicate. Nel medesimo tempo realizzando le massime economiche colla continua applicazione alle circostanze nostre, ini sforzerò di allontanarmi dalle sterili ed astratte speculazioni, e da tutto quell' apparato imponente di termini scientifici, ondo le scienze tutte sembrano misteriose ed inaccessibili, e con eguale premura schiverò le magistrali, dogmatiche decisioni, sotto il giogo delle quali 1 originario vigore degli spiriti si rallenta dietro una servile imitazione, e le scienze divengono un artificioso accozzamento di termini convenuti.
      Diffidando di me medesimo, e sgomentandomi dell importanza dì una scienza che versa intorno agi' interessi delle intere nazioni, spero di essere animato ed assistito dall' illustre gioventù milanese (1). Il docile ingegno, 1 animo fervido, ed instancabile, la vivace curiosità loro contribuiranno a dileguare il sempre imminente e pieghevole errore, ad abbattere i barbari pregiudizj e le anticipate opinioni, che ad onta della timida e sfuggevole verità, potrebbono opporsi in questo secolo ai doni immortali della natura; e benché invano alle magnanime provvidenze di chi ci governa. Me beato se le sollecite mie
      (1) Per affermazione dello stesso Beccaria vediamo, nella Nota seguente. qual aiuto potesse porgergli l'illustre gioventù Milanese.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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Beccaria Nota Milanese