Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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nfti'ci nominale di sopra, imbarcate che saranno a Riva, verranno a dirittura, con breve e facile navigazione per Lecco, Brivio, e Trezzo, alla città di Milano. Il Milanese poi, mercè questa nuova facilità di trasporlo, tirerà a miglior prezzo dal Lago irflegna, il carbWRr, gli lgH, le pelli di capra, e tirerà ancora quantità di pellami dalla Valtellina. Eccomi all'altro Naviglio proposto, il progetto di aprire un canale navigabile da Milano a Pavia è molto più antico del primo. QuSSla infatti sarebbe la strada più breve per unire li due Navigli di Milano co! Tesino, tol Po, per conseguenza col mare medesimo. Nel secolo passato si trattò lungamente di terminare tutto il lavoro, ma ii progetto rimase arenato per quella sopravenienza di tante differenti combinazioni alle quali andò soggetto per secoli il Ducato di Milano. Quale dei due progetti sia per avere la preferenza questo non è noto ancora. Da alcune intimazioni falle alla città di Como sarei portato a credere, clic se-riamcnle si pensasse ad eseguire il primo (I). Quello ch'è di certo si PT clic questo Ministero, pieno di altività, ed avttlo di gloria, suggerisceTfcmpre nuovi piani per animare l'agricoltura migliorare le arti, le manifatture, e facilitare il commercio allivo drila nazione. Queste cose non si possono ottenere dai Milanesi, clic a danno, e a discapito degli Stali contermini, poiché commercio, e consumo hanno il loro determinalo confine. Una nazione non diviene ricca se un'altra non perdo, e se ne risente. La somma clemenza di Voslra Serenità, e di
(I) Ti ili fatto lo ti'. « I l'iWl i Lecchi, Frisi, (leggio, idraulici milaue-l si. il ce'ebre Gian Rinaldo Carìi e Giuseppe Pecis, sopranlendenle alle .acque dello Stato, ebber l'incarico ili vincere le difficoltà tecniche e le colli-cioui ilegl' interessi privati; mi olio consunti molli anni, ntd 1773, vi si pose roano seriamente. Rei 1777 orano In u mati il canale, e le opere (.'oiicla-l ivo lino a (Srivl* : dove imbarcatosi I' I i (idolire l'arciduca Ferdinando go. vernatol e aprì solumiemcntr la navigazione, scendendo sin a VspriQj tra ;;li applaudi d III'.duo rivo, \lloia si coniò min medaglia colla inscrizione: M«'lio!tnittm Lurfa Jniirluiii Huripo Siiuihus iperfo. NDCCIìXWH ».
(Mi!utm. c il sua Terrihn in. l'omo II. p. il ).
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