Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
Nola A a pag. S35.
Serenissimo Pi inripeSe I'estri-ina disgrazia dell' adultissima patria lacera ii cuore dei cittadini, quanto maggiormente ne risentiamo noi sventuratissimi apportatori. Eppur dobbiamo esercitare questo uffìzio con quella ingenuità eh'è dovuta alla patria innocente, la quale altrettanto giusta, saprà dividere il senso della cosa dal compassionevole della nostra a-marissima situazione. Oppressi dalle voci di vendetta sentite dovunque da Pontieba a Clageniurt, da' soldati e uffiziali francesi per li pretesi assassinii dei lor compagni in Venezia, e Terra ferma, sostenuta a Leoben su questo punto vivissima digladizione con quel Comandante. e varii vivaci uffiziali, schermitici in quella stessa cillà dalle insidie di due esploratori, abbiamo proseguito il cammino, e ci siamo ridotti a Gralz, dove il di prima si era trasferito il Bonaparte col quar-tier generale, Patta tenere, col mozzo del Bcrtier, al Bonaparte una lettera di suo fratello (1), inoltrataci dal benemerito ÌN'obil Uomo Luogotenente di Udine, ci recammo la mattina dei 25 all' ora appuntata, collo stesso Berlier, dal Bonaparte predetto, uomo veramente originale, ma forse non più che per vivacità d'immaginazione, robustezza invincibile di sentimento, e agilità nel travisarlo esternamente. Ci accolse sulle prime con modi cortesi, e ci lasciò dire, prodottegli le credenziali, ch'eravamo incaricati di fargli sentire le asseveranze maggiori dell'amicizia della Piepubblica Veneta ec. ec. Dopo averci ascol-
(1) Quale? Vol IV
47
| |
Pontieba Clageniurt Venezia Terra Leoben Comandante Gralz Bonaparte Patta Bcrtier Bonaparte Uomo Luogotenente Udine Berlier Bonaparte Piepubblica Veneta
|
