Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      ministri della citta a cavallo cui Mastro di cerimonie, et i di lei portieri a piedi al numero di ventiquattro, seguendo gli Eletti dei Nobili e del popolo. Appresso quattro portieri di camera col Re d' armi nel mezzo, tutti a cavallo, siccome era il Capitan delle Guardie suddette, et il Maestro di cerimonie, e qui di poi, ì lacchè, e palafrenieri di Sua Eccellenza, il ili cui Cavallerizzo maggiore, con tre altri piccatoci, lo serviva I piedi, siccome orano i suoi nobili paggi. Il Decano dei palafrenieri suddetti portava coli'aiuto d' uno schiavo, i borsoni delle nuove monete, e due Aiutanti ili camera, sostenevano altrettanti bacini I' argento che si andavano a volta a volta riempiendo di queste' monete coniate, da una parte coli impronto del nuovo re, •«•olle lettere d' intorno che dicevano: Pkilippvs J. D. G. Rex Hisp. et JS'ccip ? e dall' altra le armi della spaglinola monarchia colle lettere intorno : ~ Utriii.sijiie Sìcil. et llicrusal. ~ E queste con molte migliaia di scudi furono con larga mano per le strade della città al popolo fe-Bsteggiante,^ogli applausi del ^ iva al nuovo monarca, gettate dal signor Vicere, quale, in abito e gala degna di lui, conducea del pari a sinistra il mentovato Sindico in arnesi assai decorosi Dipoi cavalca-I Vano i Ministri del regio Collaterale, quelli del Consiglio, della regia Camera della Sommaria, della Gran Camera, della Vicaria, e 1' Audn tore generale dell' esercito del regno, coti suoi officiali subalterni a piedi, seguendo le carrozze, senza pari,''di Sua Eccellenza di vanguardia, e disameni colle altre del suo nobilissimo treno, .entro cui eravi la sua famiglia alta, et altri due bellissimi cocchi dello stesso Sindico con li gentiluomini della sua corte, chiudendo la cavalcata 1' altra Compagnia delle corazze del Corpo,'comandata da don Domenico di Sangro di Torre maggiore. Riuscirebbe quasi più possibile il numerar le stelle del cielo che il numero del popolo infinito che si affollava e per osservare così magnifica e maestosa comparsa, come per raccogliere le monete che a pioggia incessante cadevano dalle munificenti mani di Sua Eccellenza ; e subito che fu discoperta sul bel principio questa Cavalcata dal Castel nuovo fu dal medesimo fatta una fumata accompagnata dallo sparo dì un cannone di esso, ponendosi tutta la guarnigione m armi, così ordinato loro dal Mastro di campo don Antonio Cruz, governatore del medesimo castello, quale stava col-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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