Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      mqualità dulia famiglia, per la moltiplicita accennata dei feudi, e per le grand, aderenze, e clientele, ch'ella vi tiene fuori della medesima non si riconosce in certa maniera da quei popoli rozzi ed incolti altro sovrano. Apprendendo però, et forse sospettando il signor Vicere, che dalle riviere opposte del paese Austriaco bagnate dall'Adriatico possano traghettare militie imperiali, di che si vive cori molta gelosia, et con intelligenza del patiroue essere admesse in detta fortezza, et dilatarsi poi agevolmente nelle provincie di Abbruzzo, con che resterebbe loro anco facilitato iu grande maniera l'adito di poter fare impressione nelle altre contigue, ha Sua Eccellenza, sotto pretesto di far scorrere, et difendere quelle spiaggie dagli attacchi, ed insulti dei corsari, spedito colà avanti hieri quattro compagnie di fanti spaguuoli, delie poche destinate afta custodia di questa città e castelli, sotto la diretione di un utliziale pure spaglinolo che doveraimo introdursi di guarnigione nella piazza suddetta di Pescara, e voleranno a tenere iu sogge-lione il marchese, et iu briglia quei popoli.
      Non altera in minima parte il sistema di questa grande città e regno, nè cambiano punto le occorrenze dalla positura rappresentale all'Eccellentissimo Senato in più mani di rive-vorentissiine precedenti. Sentitosi qualche picciolo tumulto in Abbruzzo, che si procura di tenere possibilmente occulto, si sono incrcordi mattina spedite due altre compagnie d'infanteria spaglinola alla volta di Pescara, all'inlorno della (piale fortezza si sono falli recidere per molto spalio tutti gli alberi di ulivi con grave danno, et non minore sentimento di quel feudatario marchese del Vasto, et si pensa pure di dare la marchia per quella volta a due compagnie di cavalleria, che sole sussistono per sicurezza di questa metropoli, e sue vaste adiacenze. Il vedere, che nella contingenza presente di cose, et nella hiuiiihnenle riferita eoiiimolione universale degli animi liabbia il signor Vicere il coraggio di lasciare dcslituta questa ciltà, el privare sò medesimo del nervo di quelle poche forze clic


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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