Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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possono servire ili qualche apprensione se non valere «li resistenza in caso d'alcun lumullo (che Dio tenga lontano ) alla piena di questo numerosissimo popolo (l) ha fallo entrare piu d'un huomo pesato e savio iu qualche sospelione, che il signor Vicere medesimo non disami la progressione dei Todeschi in questa provincia, quando pure non nutrisca intelligenze, et passi con positivi concerli con Cesare per introdurre nnlitie imperiali nel regno (2). D'un negolio di cosi alte conseguenze, et del quale io non ardisco formare alcun giudilio, come credo dì mio strettissimo dovere non trattenerlo in me medesimo (o) ne ricavano gii argomenti 110:1 solo dal sapersi il signor Vicere assai sconteulo del trattamento fattogli dalla corte di Spagna dopo l'arrivo delia Maestà Sua in Madrid, ma dal riflettere alla di lui condotta che. sembra loro grandemente irregolare iu tenere nello stalo presente di cose sempre più (4) irritato il genio, all'estremo delicato, di questa Nobiltà, quando persuaderebbe ogni prudenza il blandirla con tutta l'arie possibile, nell' esasperare senza immaginabile riguardo gli altri Ordini, nei mettere in alcuna maniera al cimento la patien-za della plebe mimila con le molte eslrationi di frumento dal regno, che hanno causalo poi tanto sensibile l'alteratione al prezzo dell'annona, nel motivato allontanamento da questa ciltà delle poche militie spagnuole destinate alla sua custodia, et 1' osservarsi, finalmente (5), una premura particolare di Sua Eccellenza per introdurre guarnigione da se dipendente in Pescara, fortezza per la sua situatione alla spiaggia del mare, et anco per la struttura di qualche consideratone in un regno
(1) Comincia la cifra
(2) Termina la cifra. (5) Ripiglia la cifra.
(4) Termina la cifra.
(5) Ripiglia la cifra
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Dio Vicere Todeschi Cesare Vicere Spagna Maestà Sua Madrid Nobiltà Ordini Sua Eccellenza Pescara Comincia Termina Ripiglia Termina Ripiglia
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