Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      di qucsli borghi, cono \oce si tenessero frequenti convenli-cole, el inoltre diverse altre persone che il sopraccennalo giudice, lnionio di genio più tosto crudele che severo, si porlo di nolle tempo a constiluire, et esaminare, impiegando tormenti inauditi per ricavare da"rei la verità, et la conferma dei talli.
      Ili. Finalmente, la nulle passata, scoppiò la mina che da ^^J" molti mesi si è andata lavorando Verso la metà della notte stessa si sono uniti alcuni capi del partito Cesareo, Ira i quali sui hora la la prima ligura il principe di Macchia della famiglia Gambacorta (l), capitalo incirca due mesi fà dalla corte di Madrid, con un liglio del principe di Chiusano di casa Caraffa, et qualche altro. Portatisi questi a dirittura al Mercato del Carmine, col seguito di molla gente armala, inalberarono un hasla con sopravi la effigie di Sua Maestà Cesarea, gridando viva, el spargendo monete al popolo minuto. Passati sus-seguentemenle al palazzo della Gran Vicaria, infrante le carceri, hanno sprigionalo tutti quelli clic sì trovavano nelle medesime rinchiusi, loro ordinando di andare per la cillà acclamando il nome dell'imperatore. Dopo di che, saccheggialo il palazzo della Vicaria medesima, rolli (sic) li Tribunali, el lacerale, o asportate le scritture, son trascorsi alla frattura dì tulle le altre prigioni sparse in diversi altri sili di Napoli, praticando pure il medesimo nei luoghi delle gabelle, esistenti cosi dentro, che fuori nelle vicinanze della citta, ordinatosi dì vendere la farina a carlini dieci il tumulo, quando prima ne correva il prezzo a dicci nove. La mattina sullo spuntare del giorno si videro per tutte le strade scorrere molte truppe del popolo armato con armi da fuoco, da taglio, e con grossi bastoni, alla lesta dì ognuna delle quali vi era un (inumo a ca-
      (I) Don Jacopo, da Barcellona, « giovane pronto, loquace, povero, am-» bizioso, con le qualità più eminenti di congiuralo, per lo che fu capo e » diede alla congiura il suo nome di Macchia. ». (Colletta. Storia del Bearne di Napoli Libro I ).


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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