Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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che fi la figura ili un gran torrione colle muraglie di grossi marmi a scarpa siu ad una certa altezza ; barricata ivi pure la strada con botti che non hebbero tempo però di riempire di terreno. li primo tentativo che fecero allo spuntare dell'alba fu di portarsi imo dei capi, col seguito di cinquanta huomini, ad impadronirsi ilei pubblici granai, situali fuori della porta dello Spirito Santo, della quale s'erano già, come delle altre, resi padroni, esistendo dentro i medesimi quantità immensa di tormenti per l'alimento di questa numerosissima popolatane La notte medesima sopra giunse loro il rinforzo di tre in quattrocento huomini, tutta gente della più facinorosa, et la maggior parte fuor-giudicati per delitti enormi, onde in sostanza li sollevali, capaci veramente di maneggiare le armi, eccedevano appena il numero di mille; il rimanente poi tutta gente tumultuaria della feccia più vile della plebe, o debolmente armata, o affatto inerme, atta più tosto a partorire confusione, che a rendere aicun servitio. I capi che apparivano erano il principe di Macchia Gambacorta, don Mabtia et don Tiberio Caraffa, questo figliuolo, quello fratello del principe di Chiù-sano; il duca di Telusa, di casa Ceva Grimaldi, oriondo genovese. fuggilo pochi giorni prima da Ischia, dove si trovava da qualche anno relegato a causa di certo houiicidio ; il duca della Castelluccia, Spinelli; et don Giuseppe Capece, fratello del marchese di Loffrano che le settimane passate liebbe da Sua Santità lo sfratto da Roma. Oltre poi delli soggetti sopra espressi vi si trovava pure un tale don Carlo di Sangro, fratello del marchese di san Lucido, della famiglia del principe di san Sevei'o, che passalo in giovane età al servitio di Sua Maestà Cesarea s'era nel medesimo avanzalo al grado di colonnello, et che seguita la morte del re Carlo secondo, haveva abbandonato apparentemente il servitio slesso, et a titolo di curarsi ili alcune sue iudispositioni si tratteneva da più mesi in Noma, thnendovi sopra di esso mollo attentamente l'occhio gli Spaglinoli Vi si aggiungeva poi il barone di Sassincl. el altro
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