Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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molili, de Sangro, e Capece. Anche ii popolo si trota grandemente irritato per Tespositione delle motivate tesle. Eccede poi ogni credenza il vedere quanto siano esasperali li Religiosi, et appassionati più che mai a favore del partito Cesareo, Esaltano fin alle stelle la pielà dell'imperatore, et inveiscono con declamalioni continue contro il Governo dei regii a segno, che, guardi Dio, seguisse di nuovo qualsiasi piccolo tumulto, vi sarebbe giusto motivo di temere una conunotioiie universale, et il cui esito ben differente sarebbe da quella di due settimane fà. Tutte le mattine si fanno correre artificiosamente mille voci false, et spargere fra la plebe minuta novità valevoli a concitarla, pubblicando particolarmente vantaggi alle armi Cesaree, e perdite a quelle dei collegati, avvisi di sollevati gmiì interne, et unione di forze nemiche pronte a fare impressione nel regno, È però verità indubitata, che in Sicilia s. è macchinata aìtra congiura simile a questa di Napoli, diramata per tutto il regno a favore dell'imperatore, scopertasi in Palermo coli'arresto di un abate, fratello del duca di Tclesa, dopo il quale e seguita la prigionia di molli soggetti prima-rii, et di ogni altro ordine di persone in tutte le principali città del regno medesimo.
^1170?bre 11 fuoco che alla vista di chi giudica dalle sole apparenze è parso di paglia, pur Iroppo è appiccalo ad una esca delle più forti, et a materie bituminose, e sulfùree, mollo facili, ed atte a servire d'alimento alla fiamma, et ad ogni leggiero soffio a riaccendersi, et avvampare di nuovo in un furiosissimo incendio. Cerio è, che gli animi mai sono slati peggio che al presente disposti. La JNobillà tutta si trova bipartita in due violentissimi affetti, del limore, che dalle motivate carte capitale in mano del signor Vicere siano scoperti complici della [lassata congiura, o per Io meno palliali del partito Cesareo, et dello sdegno di vedere maltrattati, et perseguitali li suoi concittadini, e parenti. Quello che pili l'ha inaspiila al l'eccesso,.è stala la l'orma della morte, più elio hi morte sles-
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