Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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23 maggio Segui sabbato, finalmente, la funlione della Cavalcata so-
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lenne del re, nella quale può dirsi con verità, che siansi veduti gli u'timi sforzi della magtiilìccnza, et del lusso, Portatasi la Maestà Sua fuori della ciltà al padiglione erettole vicino a Poggio reale, ivi furono li selle Ulficii del regno, ornali dei loro manti di porpora, foderati d'armellini (assai uniformi a quelli degli Elettori dell'Imperio) a rendere gli hoinaggi solili di tale occasione al monarca. Avvicinatosi a porta Capuana, si presentorono a Sua Maestà il signor cardinale arcivescovo, col seguilo di tulto il clero regolare et secolare, il Sindico, et gli Eletti della ciltà, coperti di robboni di oro, dai quali, al rimbombo dell'artiglieria di questi castelli, le furono esibite le chiavi della cillà medesima, ci ricevuta sotto ricco baldacchino, sosleuuto da' Deputali dei Seggi di questa Nobiltà, s'avvio a cavallo verso la chiesa cathedrale, preceduta da numero grande di feudalarii, pure sopra cavalli nobilmente bardali, et susseguitala dalli cardinali di Jauson, de Medici, arcivescovo Ganlehnij et da follo corlcggio di vescovi, et prelati sudditi d'ambedue le Corone, venuti per questo effetto dalle loro chiese del regno, et da Roma. Con tale conspicuo accompagnamento incainminalosi il regnante per le strade, che con proclama a suou di tromba fu ordinalo di pararsi dai padroni delle case, che riguardavano sopra le medesime, dall'un el dall'altro lato delle quali erano disposte file di militia a piedi, giunse alla cathedrale suddetta, ove cantalo da'nmsici della regia Cappella il Tcdeum, giurò sopra li santi evangelii la mauulenlione dei privilegi! della città, ci regno. Indi collo slesso seguito numeroso girò per tutti li Seggi, tra le accla-matioiii del popolo, al quale si andavano spargendo monde; et arrivala, finalmente, al Castello nuovo, ivi pure le furono presentale le chiavi in segno di possesso et dominio, terminando poi sul tramontare del sole la marchia al palazzo reale. Principiò all'hora ad ardere tutte le città, et castelli Ira ben disposte iDcnninnlioiJl, el fuochi di gioia, che col motivali
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