Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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gli venne impedito il progredimento dalli feudalarii del principe di quel nome, i quali raccolti m grande numero al tocco di campana a martello, V obbligarono a retrocedere. Cercò allora detto generale di porsi iu sicuro a Nocera, ma non incontrato ivi miglior trattamento si ridusse, con passo retrogrado, alla Cava (J), dove sopravvenuto 1111 corpo di circa ottocento cavalli che il generale Daun al pruno avviso aveva spedito in traceia dei fuggitivi, se gli resero prigionieri di guerra. Seguito l'altro hieri il loro arrivo iu questa città nel solo numero di trecento, la maggior parte di essi abbracciò il servilio Cesareo, et il rimanente Iu condotto nel torrione del Carmine, dove pure viene custodito il detto principe di Castiglione. iu«Ho Uscirono, sabbaio scorso, alcune bore dopo il mezzo-
1707. giorno, da questo Castello-nuovo seicentoeiiiquanla fanti, e pro-portionato numero di ufficiali, con armi, bagaglio, quattro cannoni del minor genere, tamburo battente, nncchia accesa, e bandiere spiegale; entrarono a riempire il vacuo di quel presidio altrettanti Tedeschi E della medesima natione ò il Comandante provvisionalmente destinato, in grado di colonnello, al governo di esso castello. Ivi fu rinvenuta copiosa quantità di muuilioni da vivere e da guerra, tra le quali si numerarono quattromila bombe armate, e quattro niortari, trovali disposti contro differenti quartieri della città. 0 sia, che tali fossero gli ordini impartiti dal passato signor Vicere al Comandante, non ostante la parola data al signor cardinale arcivescovo. oppure, che detto Comandante volesse approfittare della occasione in vantaggio proprio, fece sapere all'Eminenza Sua, che. voleva hombeggiarc la città, in risentimento degl'insulti, e dei danni iuferiti dal popolo ali arsenale contiguo alio stesso castello. Ma conlrapposte dal signor cardinale ( di consentimento, e concerto dei Comandanti Cesarei ) a tali miuac-
(I) VI ,> ri nei palo Citeriore, nei dintorni delta quale citta si trova la eel»t>re badia della Santissima Trinila dei monaci benedettini, fon imo doi più famosi Vrcliivii italiani
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