Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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cendo comprendere, che voleva morire veramente qual visse. Viene universalmente compianta la immatura sua perdila, e massime da quelli ohe amavano in esso una eslraordinana bontà, di cui si faceva gloria più che d'ogni altro di lauli suoi mirabili fregii di merito, e di fortuna.
Dopo essere stalo per tre giorni, esposto (secondo il co- j"^' slume ) tu una delle sale del regio palazzo il cadavere del defont o siguor Vicere, gli furono quesla matlina celebrali magnifici funerali nella chiesa del Carmine, dove hieri sera venne tradotto con tutti gli hoiiori solili praticarsi verso chi muore nel cospicuo posto di questo Viccregnalo (I).
IX. Hieri sera sono venuti ad accamparsi, sotlò le loro tende, quattromila fanti, con poca cavalleria, spagnuoli. sulla Ct > pianura vicina al ponte della Maddalena, comandati dal generale Marsigliac. Il conte di Bissy ha seguitato da lloma sin qui l'Infante (2) investilo essendo, per quanto si dice, del ca-
zione in urliculo mortili, o Clemente XI subilo gliela compartiva ma il corriere, nel suo ritorno, lo trovò morto (Mcroni: Dizionario di Erudizione Storieo-Eoclesiaslicu, voi. XXXHI).
(!) Il padre Paterno recitò un discorsa in lode di lui, che fu messo a stampa, e che ha per titolo Ora/io exlemporanea habita in funere Emi-nentissimiprincipis Tinnenti Card. Grimani a P Francisco Paiernò So-eietatis Jesu dio 30 septembris 1710. —NenpoH 1710, ex Ttjpographia Mic.haelis Atvysi Mutio
(2) Carlo Borbone. « Carlo nacque di Filippo V. e di Elisabetta Farnese, 1' anno 1716, nella regia di Spagna, fortunata e superba, in secolo d» guerre e di conquiste. Primo nato ma di nozze seconde, non avea regno, I/ altiera genitrice clic mal pativa la fortuna de' figli suoi potente per ingegno sopra lo stalo ed il re, ardita nelle sventure, pieghevole alla mala sorte ottenne al suo Infante per pronte guerre ed opportune paci la ùucal corona dì Toscana e di Parma. E nel 1733, a niolivo o pretesto di dare un re alla Polonia,, sollevate le speranze dì lei, mosse gli eserciti e le armate per conquistar lo Sicilie. II giovine Carlo godeva in Parma i piaceri del regno quando Ietterò patenti di Filippo, segrete della regina, lo avvisarono di nuovi disegni, e de' nuovi mezzi potenti di successo. ». . . « Era Carlo in quella età (17 anni) che più possono le ambizioni innocenti, figlio di re proclive alla guerra, n di regina insaziabile d'imperii c di grandezze, avido di raag
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