Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      parsa doli'infante don darlo liabbia prorotto in quel punto in giulivi gridi di eonsolalione et esultanza. Per le note delicatezze di cerimoniale non vi furono assistenti a questa sacra operatone (!!!) che li semplici canonici. Con questo felice pronostico approssimatasi pertanto la giornata d'hieri che fu determinata per l'ingresso dell'Infante in questa capitale, si ridusse egli da Aversa in carrozza con altre mute di seguito, essendo andalo a smontare al monastero dei Padri di san Francesco di Paola fuori di porta Capuana, dove aldi lui comparire usci subito colla croce quel Superiore, e Religiosi ad incontrarlo sulla strada; indi, accompagnatolo ad un appartamento che nel monastero stesso gli era stato colla maggior possibile decenza allestito, ivi pranzò, e si trattenne sin alle venti hore, ch'era il momento destinalo per ripigliare la marchia a cavallo. Preceduto adunque dalle sue guardie del corpo, cinto da ambedue li lati da duecento Valloni, ch'erano ri-partitamente disposti, si pose a cavallo. Pochi cavalieri Napolitani gli servivano di vanguardia, et 'nunedialamente dietro questi marchiavano il Capitano generale conte di Montemar, ed il Luogotenente conte di Cliarny; indi a questi succedeva l'Infante che, colio splendore del vestilo guernito con bottoniera di preziosi diamanti, attirava maggiormente la curiosità per distinguerlo, giacche in riguardo a! seguilo noti v' era niente di particolare, venendo chiuso il di lui accompagnamento dal suo Capitano don Lelio Caraffa, e da! conte di santo Stefano, che con le restanti poche guardie all'indietro serravano la brevissima marchia. Con quest'ordine s'avanzò dunque alla cattedrale, dove sceso che fu, trovò al limitar della porla il cardinale arcivescovo Pignalelli vestilo in porpora, lenendo impugnato nella destra il Legno della santa Croce, ii quale, nell'alto di approssimarlo all'Infante perchè lo baciasse, si levò il berrettino, e nel tempo medesimo se Io ripose^ postasi poscia Sua Eminenza alla sinistra, si sono avanzati ambedue all'aitar maggiore, dove slava esposio il Venerabili ,


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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