Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      ta sempre immersi) m una profonda, ed oslmala mestizia che aveva resi inutili tutti gli sforzi, ed i mezzi che si erano ado perati per richiamarla a qualche conforto.
      La mattina dello scorso venerdì, alle ore dieci, il re par- io S"yu» ti per Gaeta, e il giorno dopo fu seguito dall' ambasciatore di Francia. I ministri tanto di corte, che forestieri, e i gentiluomini della camera sono in libertà di prolungare le loro mosse a quella parte fino lutto il giorno quattordici del corrente. Da allora in poi non si potrà più far uso dei cavalli della posla, ina dovranno esser tenuti in riposo, allineile siano meglio disposti al servigio del re, e della regina nel venire a Napoli. Sua Maestà che ad altro presentemente non pensa che alla maniera dì minorare i disagi, e i disturbi del viaggio della sposa, ha ordinato, eli» la strada da Gaeta a Portello, che sarà un tratto di trenta miglia, sia abbondantemente adacquata per sottrarre alla medesima, per quanto è possibile, la noia della polvere. Le Maestà Loro si fermeranno per Io meno quattro giorni a Gaeta, e più ancora, se i lavori, non ancor terminati di questo regio palazzo lo richiederanno, e si compula che saranno in Napoli intorno il di venti. Intanto sono partite da queste darsene le galere per servizio di Sua Maestà, e sono arrivate nel porto di Gaeta le altre quattro di Malta, che si aspettavano, dirette dal generale di Villecourt, di nazione francese. Dicesi ch'egli farà una beila comparsa alla corte per il numero di cento caravanieri, che avrà di seguito, imbarcati sulla squadra (1). Giuntemi poi colle ultime venerate Ducali dell'Eccellentissimo Senato le commissioni di dover seguire il re a Gaeta, uri dispongo ad intraprendere prontamente questo viaggio in prova della ima sempre eguale ubbidienza ai pubblici comandamenti, tanto più che ho tutti 1 motivi di assicurarmi, che mi verranno praticate quello medesime distinsi) Presso ì cavalieri Gerosolomitani, o di Malta, dieevansì caruDune i viaggi di mare, cui, sopra le galere della Religione, erau tenuti per gli statuii deU Ordinc; per ciò chi li faceva dicevasi eurouaniere.
      V(.l, IV. (il


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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