Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      aiOMa il conte di Vachertar (sic) si mostra poco contento di questa corte, sopra tutto per ia gravità del conte di santo Stefano., e per i! pochissimo riguardo che si ha alla sua speciale persona. Si lagna ancora rispelio al principe, che il conte di santo Stelano abbia assegnato al di lui servigio due gentiluomini della camera forastieri, uno fiorentino, e 1' altro milanese, e questi talmente a se attaccati, che vi à sospetto, che abbia voluto porveli a fine d'indagare i suoi andamenti. Averebbe stimato più conveniente il conte di Vachertar, che gli avessero assegnati due napolitani di condizione, affine di essere meglio servito neile conversazioni del paese, per essere introdotto nelle quali il principe pensa di servirsi del duca di Maddaloni, mostrando di curar poco quei due. Esso conte di Vachertar non lascia mai ii principe, ma, coi pretesto di appoggiarlo per la sua debolezza di gambe, egli io accompagna sempre anche dalla regina, colla quaie vuoi parlare lutti i giorni, e quando non può farlo senza apparenza di affettazione si serve del padre Gesuita confessore di Sua Maestà. Da questo si argomenta che il dello conte è spedito qui piuttosto coinè direttore deila regina, che come aio del principe, e che siccome tutte le sue mire sono d" iustruirla degli arlificii alli a farla salire in piena autorità, cosi egli averà molta influenza a poco, a poco negli affari di questa corle. Qui in Napoli tanto il principe Elettorale che tutta la sua nobile famiglia dimorano nel Reale palazzo, e il principe pranzò nel medesimo tempo che il re, ma solo nel suo appartamento. Molti di questi cortigiani vanno a largii la corle, ma tuttavia stanno ancora con riserva per vedere cpinl sistema pigliar possa la direzione di qucslo Ministero. Intanto, il giorno prima deli' arrivo della regina in Napoli, fu pubblicalo un editto molto poco convenevole a preparare gli animi all' allegrezza. Sì dichiarava in questo, clic tutti i baroni del regno nei loro feudi dovessero essere privi «lolla giurisdizione in materia criminalcj ma si avesse ad intendere. da questa ora innanzi, interamente trasferita alla re-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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