Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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arcivescovo, e di tutta la nobiltà, si avviarono verso le venti-due, al regio palazzo 11 seguito era di venti mute colle carrozze nobiiij il che formava un magnifico spettacolo, accresciuto dalla spalliera di tutte le truppe, dagli ornamenti delle strade, dalla quantità del popolo, e dalla profusione dei danari che aumentò nella plebe le dimostrazioni dell'allegrezza. Le illuminazioni delle dieci sere seguenti a questa funzione furono per tutta la citlà, secondo 1' ordinario ; ma nelle piazze che s'incontrano nel cammino dritto a palazzo, e nella grande strada di Toledo furono fatte d una rara, ed estraordinaria simmetria che rendevano un vago ed insieme magnifico aspetto. Nel giovedì susseguente si portarono i Reali sposi ad assistere al Tedeutn aìla cattedrale con treno simile a quello del giorno antecedente. Ivi Sua Maestà lece la ceremo-nia d'ìnsliluire il nuovo Ordine dei cavalieri di san Gennaro, di cui dichiaratosi Gran Maestro nel medesimo tempo nominò per primi cavalieri i due Infanti suoi fratelli, e il principe Elettorale suo cognato, e poscia uislituì i quattro ministri dell'Ordine.. Indi la domenica seguente, fece la nomina di altri cinquanta cavalieri nei quali souo compresi quelli della primaria nobiltà del paese (1). Io ne rasseguo occlusa una relazione dei nomi per quelli tra Vostre Eccellenze che avessero la eu-
(t) « L'ordine di san Gennaro ha per insegna la croee terminala nelle punte da gigli, e in mezzo d'essa la immagine del sauto in ahito vescovile, col libro del vangelo, le ampolle del martirio, e il motto In sanguine foedus; pende la croce da uua lascia di color rosso. Sono statuti dell'Ordine: portar fede alla cristiana cattolica religione; serbare ai re inviolabile fedeltà; udirla messa ogni dì; comunicarsi nel giorno del precetto e noi festivo del Santo; far celebrare, alla morte di un cavaliere dell' Ordine, solenne messa, e recitare 1' uffizio de' morti, e prendere la comunione; frequentare la cappella del Santo; non fare, non accettare disfida a duello. K di poi Benedetto XIV , aggiunse per ogni cavaliere l'assoluzione piena dai peccati, la suseessiva continua remissione uoi dì miracolosi del Santo tre volto l'anno, le plenario indulgenze alla visita di Ire chiese o altari; qualche dispensa dalle discipline del magro » ( Colletta S'o-ria del reame di Napoli Libro i Capo HI ).
Voi.. IV. 6»
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