Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      lerzo vascello che stava vuoto, promettendo al Direttore della squadra, clic in Corsica dov'era suo impegno (li approdare, avrebbe convertiti que'requisiti di guerra in tanti prodotti da bocca che fornisce quelP isola, ed in caso diverso qui in Napoli avrebbe esatto in contanti una conveniente somma. Con queste confidenze dunque li tre vascelli si sono avventurati alia divisata spedizione, che riusci poi a quel segno contraria alle prese misure, cosi che fu espediente d> necessità quello di procurarsi uno scampo in queste acque. Sia poi pretesto quello del Console di Olanda in asserire di aver dato questo passo contro il capitano, a motivo di aver questo rifiutato di prestargli quella debita rassegnatone eh' è solita praticarsi verso i! capo della nazione, ovvero, con più di probabilità e ragione, fattosi noto in Amsterdam 1' impedimento che incontrarono li surriferiti vascelli di non poter più sonimiuisirarc, almeno colla supposta agevolezza, ai ribelli Corsi divisato rinforzo per ripeterlo poi col promesso equivalente iu frutti dell'isola, fosse stato in diligenza qui spedilo l'ordine in consonanza, perchè ricapitando essi legni dovessero essere posti in sicuro a beneficio degl'interessati di colà che ii calcola essere non pochi. In questo mentre la persona di Teodoro si crede qui cautelata in qualche religioso ritiro, benché taluni di contrario parere vogliono, che non si sia staccato mai dal vascello per la trepidazione che ha di qualche sinistro in un paese qual è questo, dove la confusione facilita ogni violenza e sorpresa,
      giorno 15 di aprile 1736 era stalo acclamato in Corsica re di quell'isola, col nome di Teodoro primo. Avvedutosi poi come la sua autorità non era rispettata, e la sua vita fosso in pericolo, fuggì a precipizio ad Amsterdam, ovo un suo creditore Io fece mettere in prigione. Ma una compagnia di ebrei, sperando ili fare esclusivamente il commercio della Corsica, gli pagò i debiti, e diedegli cinque milioni per armare i navigli di cui è cenno, e tentare il riacquisto del perduto regno. Dopo molte altre vicende, Teodoro moriva, nel 1755, nella miseria,) Londra. Sepolto neFcimitero comune di sant'Anna di Westmiuster, Walpole ponevagli sulla tomba il seguente epilafio: La far-hmx gli diede nn regno, e gli negò del pane.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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