Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      disposizione per Io stato deplorabile della mente del suo real primogenito, per la quale è stata, sin dalla infanzia di esso principe, grande I' afflizione della Maestà Sua, e grandissima diviene in questa scabrosa occasione Ha la Maestà Sua continui, e chiari argomenti della imbecillità,; ed incapacità di mente di questo principe, e di essere essa perpetua, costante, e disperata, si che nelle umane cose non rimanga alcuna che possa lusingare 1 affetto, e sostentare la speranza paterna Ma padre essendo, e vedendosi nella necessità di esser giudice, ed arbitro, quale è stabilito da Dio, delia sua famiglia, e dei suoi stati, ha risoluto di provvedersi del consiglio e dell'assistenza dì un numero di persone le più qualificate per saviezza, per opinione universale, per grado, e finalmente per perizia. Tali sono 1 aio dei Agii Reali (I), tutti li Consiglieri di stato, don Alfonso Clemente d'Arostegni ( non solamente come già destinato dal fu re Cattolico suo plenipotenziario in questa corte, ma come attuale Consigliere del Consiglio reale Supremo, e della Camera di Castiglia ); il Presidente del Consiglio, con tutti li Cupi di Ruota; i Consiglieri della Camera di santa Chiara; tutti li Consultori della Giunta di Sicilia; il Luogotenente della Camera di Somaria; li medici don Francesco Buonocore, proto-medico del regno di Napoli, e primo medico di Sua Maestà, don Emmanuele La-raga, medico della Maestà della regina, don Cesare Cinque, don Tommaso Pioto, don Francesco Serao, e don Domenico Sanseverino. (Juesto Corpo considerabile dello Stato vuole la Maestà Sua, che interroghi liberamente, e pienamente li domestici del principe, e per quanti giorni, e per quante ore di ciascun giorno stimerà necessario, e conveniente osservi i moti, i gesti, le parole, le proposizioni, e le risposte dell infelice principe. Quindi sulla serie delle ripetute, e continuate osservazioni meditando, conchiuda il suo giudizio sulla capacità, o incapacità nella quale si trova la mente di Sua Altezza reale rispetto alle azioni umane, onde si distinguono la ragione, e la demenza Questo Sovrano online dirigo a Vostra Eccellenza perchè, unita
      (I) Il principe ili san Nicandro il quale privo ili ogni sorte di tetterà ( liocorno ilice il Itoti a nella sua Storia d' Haliti dai 1789 al 181 i. fjihrii I ) non potava insegnare altrui quello clic non sapeva egli medesinte


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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