Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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agosto nell'appartamento del Palazzo di esso prìncipe aio fummo a sentire, e raccogliere dalla viva voce di lui quanto si apparteneva a fornirci di notizie, rispetto al passato tempo, confacenti al bisogno, notizie raccolte dalla giornaliera assistenza, ed osservazione così dello stesso principe aio, come di altri addetti al servizio interno di Sua Altezza Reale. Indi il dì 29 fummo introdotti nell' appartamento in cui il Real giovinetto dimoiava, e d'allora fino a oggi siamo andati a visitarlo ogni dì ; e più volte tra il giorno, ora soli, or in compagnia, ora in una partita, ora in una altra in ore diverse, ed abbiamo fatte delle domande bensì discretissime, e le più piane, e le più familiari a Sua Altezza Reale ; e dìinande più strette e ricercate abbiamo fatte a'suoi domestici d ogni ordine, dalle quali nostre richieste, siccome dalla inspezion altresì delle fattezze, e dei movimenti di questo principe, e dal considerare, infine, le cose in cui egli per ordinario si occupava abbiamo rilevato : mostrare esso corporatura sensibilmente minore di quello che a lui si converrebbe, essendo nel corso del tredicesimo anno della età sua, postochè i Reali Genitori sono di giusta, e lodevole statura, e nei Reali figli, tutti a proporzione del tempo in cui sono nati, si riconosce forma, e misura dei ;orpi- vegeta, e molto ragionevole, oltre a ciò tutte le membra di Sua Altezza Reale sono a noi manifestamente sembrate impedite, e come attratte, sì veramente, che bene potendo moversi, e adoperarle eome fa in tutte le occorrenze in essi movimenti, e gesti non di meno si riconosce un grado sensibile di allacciatura, e un certo imbarazzo di piegature, disadatte e l'orzate, il che maggiormente apparisce nel moto delle braccia e mani, e in quel dello gambe. Porta di più Sua Altezza Reale per ordinario il collo un poco incurvato in avanti, e la testa bassa come hanno coloro ai quali rechi disturbo il lume anche debole, sì che si sarebbe potuto sospettare di qualche offesa nella sensione del vedere, tanto più che in fatti patisce questo principe manifesto strabismo, e gli occhi suui si trovano facilmente lacrimosi, e imbrattati di cispa, massimamente il sinistro, ma che manchi veramente a Sua Altezza Reale la facoltà ili vedere non si può dire, avendo avuto noi, e raccolto dagli Assistenti prove, e documenti sincerissimi del contrario che distingue egli certamente gli oggetti, il loro colore, il lutto quanto può ba-
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