Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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di cui fa commemorazione talora a proposito, o fuor di proposito ; ma quella memoria che sarebbe bisognata per largii apprendere, e ritenere la figura, e il valore delle lettere dell'alfabeto, per moltissimo tempo, e costante industria usata, non è stato possibile, fino al giorno presente di coltivarla anche di poco. Cosi niente sappiamo, che abbia potuto apprendere li Misterii di nostra santa Fede, il perchè può dirsi, che nelle riflessioni, nei giudizu, nel combinare ed ordinare le idee, e molto più nei discorsi, ossia nelle cognizioni ragionate, non pare che questo principe abbia facoltà, o vigore alcuno, non ostante che per l'età, e per la cura diligentissima che si è presa d'inslruirlo avrebbe dovuto mostrare qualche sensibile profitto. Alle dimande di ogni genere che gli si facciano, per quanto piane, semplici, e corte si sieno, risponde egli talvolta assai corto, ma non si è sicuro, che risponda bene, e a proposito, tanto più che per risposta non sa altro che ripetere le ultime parole della interrogazione, di che abbiamo documenti, ed esempiì sopra numero prestanti alle nostre osservazioni, o suggeriti a noi da' domestici. Egli si occupa perpetuamente in trattenimenti fanciulleschi, e molte volte dura, e mostra compiacersi in essi; altre volte varia, e passa di una cosa in un" altra, bene inteso, che tutto quanto si è finora da noi riferito abbia le sue vicende, e le sue alterazioni di maggiore, o minor grado, secondo che anche nei sani avviene, ed alle volte sia questo principe più tranquillo, alle volte più dimesso e cruccioso, alle volte più agile, ora meno, e così del resto Or, siccome cominciò questo principe a soffrire insulti epilettici nel-1' undecìino mese dopo la sua natività, e questi accidenti sono tante, e tante volte tornati con grado vario dì forze, non dubitiamo affermare, che da tale potentissima cagione abbia potuto seguire questo, e sconcerto notabile negli interni organi del capo, ossia nel principio dei nervi, dalla qual parte dipende il vigore e la facoltà della niente. Le quali organiche mutazioni nè per età, nè per medicamenti molti, e varii, nè per qualche spontaneo movimento della natura, che gli anni addietro diede fuori assai viziose espurgazioni di siero corrotto, hanno mostrato finora di essersi potute alcun poco rimettere, e risarcire. Ciò posto, avendo noi presente il comando rispettabilissimo del re nostro signore, riconosciuto giustissimo, e fondalissimo quel giudizio, che la
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Misterii Fede Cosi
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