Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
Stiiclie questo precede, si seppe, eh erano sopraggiunli nuovi replicati accidenti, per i quali fu ridotta la Maestà Sua nella giornata di «rei* cordì senza moto e senza favella, e quindi si sono manifestati i segni di apoplesia particolarmente nella bocca. Impedito quindi essendo t uso di qualunque rimedio fu giovedì dal signor du Wall invitato mons. IVuncio di portarsi a Yilla-viciosa per somministrare al re la benedizione Papale, e dopo poche ore, oppresso da nuovi attacchi, ha dovuto finalmente cedere al comune destino (1).
Nota V a pass. 539.
« Essendo il disordine maggiore ne' codici e nei magistrati, doveva essere prima opera di Carlo comporre novello codice che togliesse dalla napoletana giurisprudenza f ingonibero di undici legislazioni; ma facendo alla spicciolata ei ne diede una dodicesima, più adatta invero alle circostanze (lei popolo, ina imperfetta e incompiuta quanto le precedenti. INon osò abbattere i trovati errori; la feudalità, la nobiltà, le pretensioni del clero, i privilegi delle Wttà, erano intoppi attorno a quali si aggiravano i provvedimenti per restringere o confinare i mali pubblici, che maggior sapienza o ardire avrebbe distrutti. Vero è che l'ingegno della nostra età, usato alle sovversioni dogi* imperii, ed ai inaravigliosi fatti della civiltà, misurando il passato con le le ampiezze del presente, dice mediocri le geste eli' erano gramh ne' secoli decorsi; così come le posterità, leggendo le nostre istorie, e vedendo facili a lei i successi contro a' quali questa età vanamente cozzò, dirà infingardi e timidi noi, che pure iu politica peccammo di volere e osar troppoLa giurisprudenza civile non mutò. Le leggi criminali variarono; ma dettate ad occasioni, e nello sdegno per debiti più frequenti o più crudeli, non serbavano le convenienti proporzioni, così che mancava
'I) Cancelleria. Secreta. Senato III
| |
Maestà Sua Wall Vuncio Yilla-viciosa Papale Carlo Wttà Cancelleria Secreta
|