Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      pochi falli e leggieri. Definito lo stato ecclesiastico e ridotte le immunità personali, la giurisdizione vescovile fosse circoscritta > la secolare di altrettanto ampliata : accresciute le difficoltà per le ordinazioni e le discipline de' cheriei a restringere il numero dei preti Un tribunale, chiamato misto (perchè di giudici ecclesiastici e laici), decidesse le controversie che nascessero dal concordato.
      Le speranze de' sapienti e de' liberi pensatori furono in parte appagate, in parte deluse Della investitura, della chinea, de' donativi, de'benefizi sul patrimonio ecclesiastico, de' vescovadi da ridurre, dei preti e frati da minorare, della piena abolizione degli asili, come del foro ecclesiastico e delle immunità, e, per dirla in breve, dei maggiori interessi della monarchia non si fece parola nei patti e nelle conferenze del trattato. Abbondava 1' animo a' negozianti napoletani; mancava la speranza del successo. Lo stesso popolo, lo stesso Carlo re, que'medesimi ehe traevano benefìzio dall' assoluta libertà, ignoranti o divoti non la bramavano.
      Il concordato diede motivo e principio a più grandi ritortile : il governo interpretando, estendendo, e talora sorpassando quei patti, ordinò la giurisdizione laicale ; restrinse le ordinazioni de preti a 10 per mille anime ; negò efletto alle bolle papali non accettate dal re ; impedì nuovi acquisti ; bandì impotenti le censure dei vescovi, se i regnicoli v incorressero per adempimento di leggi o di comandi del principe. Tutte o pressoché tutte le contese erano decise a prò de'Iaici, tutte le licenze del clero punite. Due Padri di alto grado nell ordine loro si opposero iu causa di asilo al giudice del luogo ; Cario fatti e-strarre per forza dalla chiesa i rifugiati, sfrattò dalla provincia igno-miniosamente i due frati. Devota famiglia di Abruzzo erge chiesa in voto al santo patrono della città ; e poiché legge di Carlo vietava fondar nuove chiese senza regia permissione, comandò che quella fosse data ad uso civile o abbattuta : ma zelo di religione non permettendo alla pia famiglia mutar destino ali edilìzio fu per pubblico esempio demolita. Negò licenza di fondare nuovi Collegi di Gesuiti ; e per le troppe insistenze dell'ordine, rammentando il voto di povertà, gli proibì con legge ì nuovi acquisti. Simili provvidenze erano contìnue, e però debbe dirsi a pregio di Carlo che nelle relazioni colla chiesa,Aegli pn-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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