Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      La peste penetra anche nei luoghi più custoditi; molte persone tra cui un frate Servita, e un barbiere, sono in prigione per sospetto di appiccarla, e di esser perciò nel numero degli Untori. — XIV. Due in-cendii, uno verso Porta Tosa, l'altro nel centro di Milano; durante quest'ultimo il Podestà è unto, e muore in un'ora. — XV. Appestati in casa del Residente; muore il Senator Caccia; il barbiere, ed altri, sono arrotati; colonna d'infamia. — XVI. Manca il pane; banchieri e nobili si vogliono complici di unzioni. — XVII. Muore, con altri magnati, anche il Monti Presidente alla Sanità; è giustiziato il Servita; le unzioni che si operano per via d'incantesimo, dopo bevuta certa acqua, aumentano; tutta Novara è unta; si benedicono le case. — XVIII. Provvidenze inutili, se prima non siano distrutti gli untori. — XIX. Duecento di costoro, ammazzati i custodi, fuggono dalle carceri; circoli bianchi mortiferi quanto gli unti. — XX. Ad onta degli unti o dei circoli bianchi la peste diminuisce ; si appalesa però, e fieramente, la epizoozia. — XXI. Ultima opera degli Untori che si pigliano il vezzo d'insozzare tutti gli stalli de'canonici del duomo. — XXII. Dono, taglia, voto. — XXIII. Gessato un flagello, ne sopraggiugne un altro, cioè il ritorno degli eserciti dalla guerra di Monferrato. — XXIV. Belle e giudiziose provvidenze sanitarie del Presidente Visconti. — XXV Milano è dichiarata sana del tutto.
      parte si;r       Sommario.
      I Moti a Milano e a Genova, contemporanei a quelli di Napoli, già narrati, parimente eccitati da'Francesi. — II. Quanto per ciò gli Spagnuoli di Milano stessero a occhi aperti sulle provenienze di Francia. — III. Si aspetta l'arciduchessa Maria Anna di Austria, sposa di re Filippo quarto di Spagna, ma, non essendovi danaro per farle proseguire il viaggio per Italia, l'è uopo sostare a Trento. —IV. La regina, finalmente, giugne, in incognito, a Milano. — V. Vi entra solennemente, e ne parte addoloratissima. — VI. Nozze del Contestabile Colonna eolla Mancini. — VII. Altro ingresso in Milano della sposa dell' imperatore Leopoldo. — VIII. Pomposa grandezza, usi, ed albagia del duca di Ossona, governatore. — IX. I)à di cozzo colla Nobiltà, che non si smarrisce, e gli fa festa. — X. Tenendo giuoco forte, donneando, e commettendo altre ribalderie si tira addosso l'odio pubblico, e le pasquinate. — XI. La moglie moribonda lo ammonisce di doversi emendaro. — XII. I na gentildonna, per vendetta, fa uccidere ad arcliibugiate alquanti birri ; corruzione di menti, e di costumi. — XIII. Taglie, milizia civica, provvedimenti di sicurezza e di difesa. — XIV. Scritti sediziosi; il


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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