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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Egli doveva però avere in quel]' istessa sera il bandolo della matassa. Imperciocché non si tosto ia brigatella scomparve entro una casa in via Vittoria, e il pittore, dubbioso se avesse a rallegrarsi o a disperare, ebbe oltrepassata la porta non senza un ultimo sguardo fulmineo del sor Beppe , j senti d'improvviso una voce che lo chiamò sommessamente per nome. Con passo minuto ed affrettato, come una coditremola, la piccola Lalla l!ebbe tosto raggiunto, ed accennatogli' con gli occhi come gli avesse a parlare, seguitò il suo cammino addentrandosi nella città, finché, dopo molti andirivieni, lo condusse all'ombra delle colonne del Panteon.
   — Signor Hans — diss'ella, levando il dito minaccioso — a che giuoco giuochiamo ? Non vi abbiamo noi detto chiaro e tondo di non bazzicarci più intorno? Ed ora perchè mo vi attaccate allo nostre calcagna come il tuono al lampo ? Sapete voi cosa; nascerà? Nascerà che l'ofso seppellirà più addentro nella sua tana la povera An-nina, che non leverà più le zampo dal catorcio della porta e che piglierà a ruggire