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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   per isfuggirgli dacché la fa scortare dai cani, ed, al più al più, la conduce il di di festa in qualche bettola oscura per poter fare van- , taggi osamente il galante, fra i carrettieri e gli accattoni. Ed io non dovrò invidiargliela!... E non tenterò turbare la sua sicurezza insolente'.... Ah', quando pure tuttii preti di Roma e dell' inferno avessero stretto insieme alleanza, io rivedrò quell' angelo ed udrò dalla sua stessa bocca se io debba lasciare ogni speranza.
   Presa questa deliberazione, divenne più tranquillo, dimenticando però ch'egli era ancora al buio sui mezzi e il cotne mandarla ad effetto. Frattanto ei tornò involontariamente in via Vittoria ove sedè fino a mezzanotte sopra uno scaglione di faccia alla casa dell' amata donna, evocando appassionatamente, e non senza un barlume di speranza, col pensiero innamorato, le sue bellezze e le sue grazie incantevoli.
   Ma il mattino vegnente, desto a buon'ora dall'amoroso affanno, quel poco lume di speranza illanguidì nel suo cuore, essendoché mal potesse risolversi appiccar fuoco alla casa pur per aver il destro di salvar l'amata,