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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   tanto più non essendo sicuro se il spr Beppe gli avrebbe fatto il piacere di perir tra le fiamme. Andarsene per la piana parevagli non mettesse conto. Presentarsi al vecchio soldato addirittura e scongiurarlo di non maritare la figlia finché il pittore Giovanni fosse divenuto un grand'uomo, e potesse andar a chiederne la mano in una carrozza a quattro cavalli, non prometteva che un mediocre successo. Di che le cose rimasero i dì vegnenti ai castelli in aria, che il giovine fabbricava sulle nuvole del suo avvenire, e la sola cosa di proposito ch'ei fece si fu di vincere la sua avversione e di cominciare a dipingere in dormiveglia e svogliatamente il ritratto della sua albergatrice madonna Pia, tutta carica d'ori e di seta, e con in pugno, a somiglianza d'un falcone, un verde papagallo, ultimo dono di suo marito prima delle fatali coltellate.
   Neil' istesso tempo però ei cominciò a dipingere una bella tela rappresentante Rebecca che disseta Eleazaro alla fontana. La leggiadra ebrea doveva aver le sembianze adorale di Annina, e nel viaggiator sconosciuto , cui l'amorosa porge benignamente Vcl. I, — L' Amore in Italia. — 14
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