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riaveva d'un subito la parola e tutto le disse quel che gli pesava da molte settimane sul cuore. Ei nulla tacque, nč il suo odio contro il sor Beppe, nč la.sua ferma risoluzione di sottrarla ad ogni costo alla sua tirannia, nč la sua povertŕ. Del suo amore soltanto fece motto appena, nč s'inchiese del suo, come fossero amendue fuor di dubbio. Egli avea preso la sua mano e la premeva strettamente, quante volte parlava del rivale abborrito e del torme»to che provava nel vederla in sě dura soggezione. Annina non tentava svincolar la mano , e non gli avrebbe neramen negato le dolci sue labbra, se gli fosse venuto vaghezza di baciarle. Ma i pensieri del giovine erano cosi esagitati, che i sensi ammutirono.
— Annina, — diss'egli sospirando, — noi siamo molto infelici. Persino quest' ora beata, che il cielo ne accorda benignamente, noi non ce la possiamo goder lietamente. Io veggo ora da vicino 1' amato tuo Tolto, verso del quale ho sospirato tanto da lontano e sento il tuo anelito inebbriante, e non pertanto io sono tutto pieno di rabbia impotente e di dolore per te. Pronunzia una
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