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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   poco dopo il mio arrivo, in una mona» ; frescosa casa, di cui il secondo piano -¦. parteneva per intiero ad una degna v>\. vn che lo appigionava. La fantesca m'introdusse in una retro-stanza ove fui acculu da un cagnuolo di rozzo pelo, che prese ad abbaiare ma a modo, e dalla padrona di casa, la signora Eugenia, la quale sedeva sopra un sofà al fresco, che filtrava dalle persiane abbassate. Ella era vestita scioltamente, e, non appena mi vide entrare, si chiuse con una spilla il camiciotto sul petto, ritirò graziosamente i piedi e le gambe candidamente calzate sotto la gonna, e mi invitò con un cenno della mano a sederle accosto sul sofà, mentr'ella stessa-raggo-milolavasi all'altra proda.
   La mia peritanza andò in dileguo, tosto-chè mi fui convinto, nel chiaroscuro della camera, dell'età avaiizatella della signora Eugenia. Con tutto che sfiorita un cotal po' dagli anni, lasua bella testa arieggiava quella della celebre Creole, su cui la muta-bil corona di Francia non volle arrestarsi. Nessuna specie di cuffia occultava i mae-•'si contorni, e due nere ciocche inanel-
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