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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   f versarmi nelle opere maravigliose de'grandi antichi tempi, risalendo il fiume maestoso del passato.
   Io non fui perciò molto lieto d'imbatter-mi un giorno in uu antico conoscente tedesco, ch'io sfuggiva già sin da quando cominciai a conoscerlo all'università. Anche adesso mentre m'indirizzò la parola al caffè, ov'io stava pigliando un gelato e leggendo la gazzetta dei teatri, feci un debole tentativo per tenerlo, mediante la freddezza, da me lontano. Ma egli conosceva sfortunatamente assai bene l'arte d'indovinare e frustrare simili tentativi, e prese a dirmi tranquillamente.
   — Vói non vi rallegrate di rivedermi qui, per quel che si pare. Quanto tempo è però scorso dacché abbiam scambiata l'ultima parola? Quattro o cinque anni?... Tempo più che bastante a ogni modo per .mutarsi tutto. Voi ne avete approfittato >er certo; io sgraziatamente soltanto per livenir più cocciuto di quel che ero allora; se ben mi rammento, voi non mi potevate soffrire, e il simigliante potete anche far di presente ; dacché quale or mi vedete io sono
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