ANTON GIULIO BARRILI.
Il fecondissimo romanziere ligure nacque a Savona il 14 dicembre 1836 e a 22 anni era già collaboratore di un giornale| il San Giorgio| fondato da Nino Bixio.
Il 1859 lo trova volontario nel 7.° reggimento fanteria| e il 1866 e '67 volontario con Garibaldi. Nel frattempo aveva diretto a Genova ' Il Movimento „| che fu per qualche tempo l'organo di Garibaldi| il quale vi pubblicava i suoi proclami.
A Mentana fu ferito al fianco in uno dei primi scontri. Si tenne più che potè vicino al Generale e nell'ultimo disperato assalto lo udì gridare: ' Venite a morire con me! „
Quando il Barrili parla dell'Eroe| come in quel suo gioiello ' Con Garibaldi alle porte di Roma „| si trasfigura. Il suo discorso in morte di Garibaldi| pronunziato all'Università di Genova| è| nella sua brevità| un capolavoro.
Ma il Barrili dovette la sua popolarità ai romanzi (circa una sessantina). Cominciò a pubblicare| in appendice al u Movimento „| il Capitan Dodèro| L'olmo e l'edera (1868)| Santa Cecilia (1869)| Val d'Olivi (1871).
Fra gli altri molti| che seguirono con instancabile vena| piacque specialmente Come un sogno| che passa per il capolavoro ed ebbe un gran numero di edizioni. Ma tutti furono e sono diffusissimi| poiché il loro pregio maggiore è di farsi leggere senza fatica.
Di Anton Giulio Barrili romanziere| un critico che ha fama di esigentissimo - Benedetto Croce - ha detto: 'Il Barrili è scrittore piacente| che narra| di solito| gentili